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BRUXELLES. Salumi italiani protagonisti al Parlamento europeo. Ne han mangiati 500 chilogrammi

BRUXELLES. Salumi italiani protagonisti al Parlamento europeo. Ne han mangiati 500 chilogrammi

salumi

Le eccellenze del Made in Italy sono state presentate e degustate nel cuore del Parlamento europeo, ultima delle tre tappe della manifestazione 'Salumiamo' alle istituzioni europee, che mai come in questa occasione ha conosciuto un enorme successo.

Praticamente nulla é rimasto dei 500 kg di salumi affettati per i circa 1000 rappresentanti italiani e delle istituzioni che hanno potuto degustare Prosciutto San Daniele, Mortadella di Bologna, Salame Cacciatore, Salumi Piacentini, Bresaola della Valtellina, Speck dell'Alto Adige, Salumi Calabri e Salame di Varzi.

A dare il benvenuto la madrina della manifestazione, l'eurodeputata Elisabetta Gardini, capodelegazione di Forza Italia al Ppe e membro della Commissione ambiente, sanità e sicurezza alimentare del Parlamento Ue. Sono intervenuti anche Monica Malavasi dell'Istituto Valorizzazione salumi Italiani (Ivsi), l'Associazione industriali delle carne e dei salumi (Assica) e Fabrizio Di Clemente dell'Ice che insieme hanno permesso di realizzare l'evento.

Ai numerosi presenti - tra cui il vicepresidente del Parlamento Antonio Tajani - Gardini ha tenuto a sottolineare che "le eccellenze agroalimentari sono il miglior ambasciatore del Made in Italy, il mezzo migliore per veicolare la tipicità italiana che é fatta di eccellenze, di prodotti di nicchia, di grande qualità. Qui al Parlamento - ha spiegato - da sempre gli eurodeputati italiani di tutti i partiti si impegnano nella difesa del Made in Italy.

Nel suo intervento Gardini ha ricordato un'importante normativa "che l'Italia é riuscita a portare a casa e che entrerà in vigore il prossimo il 13 dicembre: quella sull'informazione e l'etichetta alimentare che potrà contribuire a combattere il diffondersi dell'italian sounding". Una norma che sta andando nella giusta direzione - spiega l'eurodeputata all'ANSA - in quanto introduce l'etichettatura d'origine sulle carni (al momento sono ancora escluse quelle di coniglio) e l'obbligo di indicare l'origine anche negli oli vegetali. E' anche più leggibile in quanto aumenta la dimensione dei caratteri. Per il futuro invece, Gardini individua "tra gli appuntamenti più interessanti - ma con alcune insidie nascoste - quello del Ttip, il negoziato in corso con gli Usa sulla liberalizzazione degli scambi.

Un negoziato - dice - dove bisognerebbe garantire i nostri standard di qualità, ma che presenta grandi potenzialità: l'incremento del nostro export e la possibilità di introdurre paletti seri contro la contraffazione. Senza dimenticare il negoziato per la difesa del vini di qualità venduti online".

Gardini conclude auspicando che l'Expo 2015 rappresenti un momento di forte rilancio per l'agroalimentare, problematica che verrà affrontata agli Stati days del PPe che si terranno in aprile a Milano. Il vicepresidente Tajani, che si é detto "contrario ai tagli alla Pac" ha aggiunto che "l'agroalimentare é uno degli assi portanti dell'economia europea: va sostenuto, protetto, e garantito nella sua competizione a livello globale anche nel Ttip, dove i negoziatori Ue dovranno fare di tutto per difendere la qualità dei nostri prodotti".

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