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IVREA. Della Pepa fa la voce grossa con gli abitanti di via Lago San Michele

IVREA. Della Pepa fa la voce grossa con gli abitanti di via Lago San Michele

Il Sindaco Carlo Della Pepa fa la voce grossa con gli abitanti di via Lago San Michele. Sabato pomeriggio si è presentato in Sala Santa Marta, alla riunione organizzata dal Comitato spontaneo sorto per tenere d'occhio il Pec in corso d'esecuzione da parte della società Gi.Ca.Se, con uno scomputo di 70mila euro in opere che dovranno andare a favore della collettività, tra cui un parco pubblico. Della Pepa ha fatto capolino dal fondo della sala, poi, nel momento in cui è stata data la parola al pubblico, ha chiesto il microfono. "Esiste un reato che si chiama procurato allarme... Prendetela come una battuta", ha esordito in un impeto d'arroganza, con una frase che, s'era una battuta, era senz'altro di cattivo gusto.

Ivrea Carlo Della Pepa e Roberto Danieli Carlo Della Pepa

Quella che non è andato giù al primo cittadino eporediese è una semplice constatazione. Secondo i sopralluoghi ed i calcoli effettuati dal Comitato, la Gi.Ca.Se. avrebbe infranto gli accordi contrattuali relativamente alle opere a scomputo. Innanzitutto nella tipologia di materiale utilizzato per il marciapiede, ma anche nelle misure di sicurezza (la recinzione non è stata realizzata, è stata lasciata una rete arancione installata già prima che fosse approvato il Pec), procurandosi un risparmio di 22mila euro. Di fronte a questa discrepanza, il Comitato San Michele ed il Comitato Bosco Insieme hanno promosso una raccolta firme, al fine di spronare l'Amministrazione Comunale a compiere le opportune verifiche e a chiedere opere compensative, visto che le richieste già avanzate per mezzo mail sono cadute nel vuoto, con un Ufficio Tecnico sordo.

"Non sono 22mila euro ma 2mila euro – ha tuonato Della Pepa -, in ogni caso i calcoli andranno fatti a fine opera, e se verrà constatato un risparmio sarà allora mio compito chiedere compensazioni. Ma attenzione, perchè le persone si assumono la responsabilità di quello che dicono e se dico che il mio vicino ruba, se è vero lui andrà in galera, ma non lo è avrò io qualche problema".

Davide Luciani Davide Luciani

Davide Luciani, alla guida del Comitato spontaneo, non s'è fatto mettere i piedi in testa: "Io lo faccio di mestiere (Luciani è tecnico in alcuni Comuni della zona ndr) e, mi dispiace, non accetto queste critiche. Se devo prendermi una denuncia per aver chiesto delle verifiche, non c'è problema. Per questo Pec c'è un contratto preciso e se la ditta fa delle variazioni autonomamente, è bene che queste vengano portate a conoscenza del pubblico. Facciamo un contradditorio. Anzi, se vuole firmare anche lei la petizione, Sindaco, ci dà una mano".

Tra i cittadini qualcuno ha ricordato al Sindaco che "nel momento in cui si chiede la partecipazione dei cittadini, e ci viene risposto in questa maniera, allora ha poco senso sentire questa Amministrazione Comunale parlare di trasparenza".

Roberto Danieli del Comitato Bosco Insieme ha ricordato comunque che "non c'è attrito con l'Amministrazione, c'è la volontà di lavorare insieme". Ma lavorare insieme significa anche rilevare le cose che non vanno, quando non vanno. Specie se nella convenzione il Comune ha scritto nero su bianco che eserciterà "ogni tipo di controllo necessario o ritenuto opportuno al fine di grantire la corretta esecuzione delle opere".

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