Cerca

SALERANO. Piogge pericolose. Il Sindaco Ottino contro la logica scaricabarile degli enti superiori

SALERANO. Piogge pericolose. Il Sindaco Ottino contro la logica scaricabarile degli enti superiori

Elio Ottino

"Uomo avvisato, mezzo salvato" recita testualmente il proverbio. E' un po' la logica che sta dietro alla nota inviata lo scorso 25 settembre dal Prefetto di Torino a tutti i Sindaci della Provincia di Torino, o, meglio, dell'odierna area metropolitana, in merito all' "adozione di misure preventive" per i pericoli dovuti all'arrivo delle puntuali piogge autunnali... (va "verificata l'operatività dei piani di Protezione Civile", va eseguita una "attenta manutenzione e pulizia dei corsi d'acqua, rogge, canali di deflusso, tombini stradali, sponde a ridosseo dei ponti", quindi il "monitoraggio dei movimenti franosi" e provvedere alle "iniziative e verifiche per la sicurezza delle opere destinate alla raccolta e al deflusso delle acque"...).

La logica, insomma, dello scaricabile. Almeno a modo di vedere del Sindaco di Salerano Elio Ottino, deciso a non farsi trattare come un bambino delle elementari a cui va spiegata la lezione. Non a lui, e non a Salerano, dove le alluvioni degli anni passati hanno già fatto capire a tutti che bisogna tenere i riflessi pronti ed i nervi saldi. Così Ottino ha preso carta e penne ed ha risposto a tono al Prefetto, mettendo nero su bianco la buona volontà e l'impegno costante delle amministrazioni locali ma le immense difficoltà nello star dietro ai malumori del tempo senza essere supportati, a livello logistico ed economico, dagli enti superiori.

"Corre l'obbligo di evidenziare – scrive Ottino al Prefetto – che l'attenzione di noi amministratori nei confronti della mitigazione dei rischi, alla limitazione dei danni, nonchè all'incolumità dei concittadini, rientra nella quotidianità dei nostri doveri e va bel aldilà di quelle che sono le nostre responsabilità previste dalla normativa vigente. Questo, tuttavia, non ci esime di evidenziare che le enormi difficoltà di carattere brucocratico ed economico, con le quali ogni giorno ci si deve confrontare, di fatto, creano enormi problemi nell'assicura un'attenta e minuziosa manutenzione del territorio. Negli ultimi dieci anni i trasferimenti ai Comuni sono drasticamente diminuiti, costringendoci ad incidere pesantemente sulla fiscalità locale, al fine di poter continuare ad assicurare i servizi ed ottemperare inoltre al trasferimento di competenze assegnataci senza che a questo corrispondesse un doveroso trasferimento delle risorse necessarie".

Basta pensare che tra il 2010 e il 2013 i trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono passati da 16,5 miliardi a 2,5, eppure i Comuni dal 2007 ad oggi hanno contribuito al risanamento dello Stato per oltre 17 miliardi, come ha ricordato lo stesso Sindaco di Torino e Presidente Anci Piero Fassino il 6 ottobre alla Camera dei Deputati. Ai Comuni si chiede uno sforzo esagerato in cambio di briciole. E ci manca soltanto, in questa situazione, che magari un Sindaco si ritrovi anche condannato a pagare di tasca propria ingenti somme, come accaduto a Borgofranco per buonanima di Claudio Ferrando, condannato dalla Cassazione, nel 2011, a corrispondere 100mila euro ad un abitante a cui l'alluvione del 1994 distrusse la casa, in una zona già a forte rischio idrogeologico. Colpevole, lui, di non avere eseguito le opere di messa in sicurezza.

"Pur comprendendone lo spirito della nota del Prefetto – sottolinea Ottino -, ritengo che, qualora malauguratamente dovesse accadere qualche guaio, i contenuti siano della serie: i sindaci erano stati avvisati, così come accade con i fax di allertamento inviati a mio avviso anche quando non necessiterebbe. Ma che accadrebbe se ogni volta che li riceviamo noi allertassimo la popolazione?" Ottino ha inviato il suo documento a tutti i Sindaci della zona, che possono invitandoli ad aderire per far sentire forte la voce dei piccoli Comuni.

 
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori