Chi lo avrebbe mai detto che dei pezzi di laterizi avrebbero costretto il Comune a rispolverare un documento del 1937? Eppure questo è successo dopo la caduta di alcuni frammenti dal campanile della Chiesa della Confraternita, che si affaccia su piazza A. Chiesa. Tutto è cominciato giovedì 5 settembre quando, a seguito di alcune segnalazioni da parte di passanti, l'ufficio tecnico del Comune di Gassino ha richiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. Dopo un primo controllo che ha confermato i crollo dei frantumi, un ingegnere si è accertato che non ci fossero pericoli immediati, ma è stato comunque richiesto di transennare. La delibera dei Vigili del Fuoco è stata chiara: impossibilitare il passaggio di pedoni e automobili, attendere una perizia tecnica e sospendere le campane che, a causa delle vibrazioni, avrebbero potuto solo peggiorare la situazione. In merito all'accaduto, il vicesindaco Maria Carla Varetto ha spiegato: "Abbiamo contattato Don Onorato, per chiedere che le campane venissero fermate e gli è stato chiesto di sospendere immediatamente l'utilizzo della chiesa, finché non verrà messa in sicurezza. Successivamente abbiamo inviato una comunicazione ufficiale alla parrocchia, in cui veniva spiegata la situazione". Il passo successivo sarebbe stato quello di stanziare un contributo per attuare i lavori necessari a rendere sicura la zona e poter rimuovere definitivamente le transenne, ma un problema piuttosto curioso è venuto a galla: "Si è sempre detto che il campanile è proprietà del Comune, ma dopo svariate ricerche da parte dell'architetto, abbiamo scoperto che il campanile non risulta da nessuna parte. Oltre a non esserci alcun documento, dalla visura catastale è emerso che è proprietà della Chiesa dello Spirito Santo. Sono stati anche controllati gli elenchi degli immobili che possiede il comune, ma né la chiesa né il campanile sono presenti. È ovvio che senza un documento che attesti che sia effettivamente proprietà del comune, non possiamo prendere provvedimenti in merito. Il parroco è stato ricontattato, ma la sua risposta è stata negativa, ha semplicemente affermato che non è proprietà della Chiesa e che pertanto non prenderà alcuna decisione in merito". La questione è così diventata spinosa: da una parte il Comune con le mani legate, dall'altra la parrocchia che afferma chiaramente di non esserne la proprietaria. Finché non emerge un documento risalente al 1937, in cui il Podestà Vattero dott. Vittorio scrisse al Tesoriere della Chiesa dello Spirito Santo rilevando il bisogno di alcuni interventi di messa in sicurezza, a seguito della caduta di un fulmine che colpì proprio la chiesa. Emerge, quindi, che il Podestà non prese decisioni in merito, ma non fece altro che avvertire la Chiesa, pur elargendo successivamente un contributo. "È il documento più recente che abbiamo trovato nell'archivio che parlasse della suddetta chiesa. La nostra richiesta è che la curia ci fornisca un atto di proprietà, che possa attestare chi è il vero proprietario dell'immobile, in modo da poter sistemare questa situazione e liberare via Mazzini" ha aggiunto il vicesindaco. Tutta la questione passa nelle mani del nuovo parroco Don Carlo Fassino, appena arrivato a Gassino. Benvenuto!
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