LEINI. I morti hanno il sonno pesante, le tombe sprofondano

Il sonno eterno, oltre a essere eterno, è pure pesante. Tanto che le tombe del cimitero di Leini sprofondano. Lo hanno rilevato i parenti dei defunti tumulati in alcune tombe a terra, notando che le lapidi che coprivano le bare erano storte e fuori asse. Diversi leinicesi hanno provveduto a segnalare al comune il bizzarro – e un po' macabro – inconveniente occorso all'estremo giaciglio dei loro cari.     La causa dello sprofondamento? “L'assestamento del terreno – spiegano dall'ufficio tecnico –. In realtà è un inconveniente abbastanza frequente, capita spesso che la terra da riporto con cui si seppelliscono i defunti si assesti. Però in sei casi lo sprofondamento è stato significativo, anche di una ventina di centimetri, e le lapidi erano notevolmente fuori asse. E quindi siamo intervenuti”. L'ufficio tecnico, dopo aver vagliato alcuni preventivi, ha affidato i lavori alla Cooperativa Alechi Servizi di Trezzano Rosa (la stessa che ha vinto l'appalto dei servizi cimiteriali), che aveva presentato l'offerta più conveniente. Le lapidi sono state sollevate, fasciandole con una minigru e gli operai hanno lavorato al di sotto, riportando altra terra e, in alcuni casi, ripristinando il cordolo di cemento. Per i lavori sono stati stanziati circa 6500 euro, che comprendono anche le sostituzioni di lapidi danneggiate e il rifacimento degli intonaci delle cellette dell'ossario del muro perimetrale del camposanto, che si stavano staccando.     Le operazioni, a parte qualche comprensibile lamentela da parte dei parenti dei morti, non hanno riservato inconvenienti seri. Nè hanno arrecato alcun disturbo ai poveri defunti, perchè il loro sonno, oltre che pesante, è pure eterno.

Lorenzo Bernardi