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23 Settembre 2014 - 11:12
La sezione Ari di Ivrea (Associazione Radioamatori Italiani) ha festeggiato i 50 anni dalla Fondazione nella giornata di domenica 14 settembre, presso la sede di Via Dora Baltea 1. Alla presenza delle Autorità civili e militari, dei rappresentanti di Associazioni cittadine, oltre a numerosi Radioamatori, il Vicepresidente Ivan Barberis ha sottolineato l’importanza di celebrare mezzo secolo di storia, "che ha visto la Sezione Ari sempre fortemente legata alla Città di Ivrea, come peraltro testimoniato dal logo scelto per il cinquantenario". In particolare ha ringraziato "coloro che hanno dato vita a questa comunità che preserva oggi come allora la passione ed i valori che contraddistinguono i Radioamatori nel mondo".
Il Sindaco Carlo Della Pepa ha portato il saluto della Città evidenziando che "la presenza sul territorio di associazioni come l’Ari è un orgoglio per Ivrea, tanto per la costante presenza negli anni quanto significando l’importanza delle comunicazioni radio che sempre, nei momenti di festa come il Carnevale, ed in quelli di crisi come in occasione di eventi atmosferici avversi, sono silenziosamente a fianco degli organizzatori o del Sindaco stesso quale responsabile sul territorio della Protezione civile".
È seguito quindi l’intervento del Presidente Aldo Benedino che ha ripercorso, a tratti con emozione, 50 lunghi anni di storia della Sezione e più in generale di storia del radiantismo in Città e in Canavese. Citando aneddoti dei giorni in cui, nel dicembre 1964, si è dato formalmente vita alla Sezione Ari, come evoluzione di anni di attività di un nutrito gruppo di appassionati alcuni già con licenza di trasmissione altri con il solo nominativo di ascolto. Descrivendo alcune attività importanti come le già citate radiocomunicazioni di emergenza, il Diploma dei Laghi Italiani, la collaborazione della Sezione di Ivrea con l’IIS Olivetti i cui ragazzi della classe quarta informatica hanno lavorato con un progetto didattico alla realizzazione di un sito web dedicato al cinquantennale. E sottolineando, con orgoglio di tutti, che “le lingue, le religioni, le idee politiche, le classi sociali, possono essere diversissime e contrastanti ma al di sopra di queste barriere le onde della radio creano legami di indissolubile fraternità”.
Si è svolta una breve cerimonia di consegna di una targa ricordo a ciascuno dei Fondatori: Carlo Bertoli (da tempo Presidente Onorario), Aldo Benedino, Paolo Fornero, Bruno Giacometti, Giacomo Andrina, Alberto Guglielmo, Giorgio Rossi, Enzo Cabrio, Giorgio Carrà, Adriano Naretto.
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