Il progetto "VenTo", per la costruzione di una grande pista ciclabile che attraversi tutto il Nord Italia, in vista dell'Expo 2015, potrebbe diventare realtà. Sono numerosi i Comuni in Canavese che nel mese di maggio hanno risposto all'invito ad aderire, con formale delibera delle varie Giunte, lanciato dal Sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, in occasione dell'arrivo della tappa del Giro d'Italia a Rivarolo e della partenza da Agliè l'indomani mattina. Lunedì 8 settembre anche la Giunta Chiamparino ha aderito formalmente al progetto, elaborato dal Politecnico di Milano per realizzare il percorso cicloturistico che diventerà il più lungo d’Italia e d’Europa, lungo il fiume Po, da Torino a Venezia, per 679 km, attraverso 4 regioni, 12 province, oltre 120 comuni e 242 località, incrociando una varietà di bellezze artistiche, culturali, storiche, architettoniche, ambientali (basta pensare che lungo il corso del Po esistono 15 aree protette, tra parchi regionali e riserve, ricche di biodiversità). "A fronte di un investimento di 80 milioni di euro – ricorda la giovane Deputata Francesca Bonomo, attraverso una newsletter diramata nei giorni scorsi -, si calcolano ricadute economiche per 80-100 milioni di euro all’anno, circa 400 mila visitatori e 2 mila nuovi posti di lavoro. In Parlamento, insieme all’On. Chiara Braga, responsabile Ambiente del Pd, e diversi colleghi, abbiamo sostenuto con forza la realizzazione di questa ciclovia. Oggi, grazie all’interessamento dell’ex Ministro Bray ed ora del Ministro Franceschini, si cominciano a vedere concreti sviluppi. La scelta della neo-giunta regionale piemontese non può che incoraggiarci". Entusiasta Rostagno. "Credo – sottolinea il Sindaco di Rivarolo - in un progetto che va oltre al lato sportivo vero e proprio, per una valorizzazione a 360° del territorio. L'evento mediatico del Giro d'Italia ha permesso il coinvolgimento di quasi tutti i comuni interessati dal passaggio della corsa rosa in Canavese: Rivarolo, Agliè e Cuorgnè per primi. Chi non ha ancora aderito può farlo, senza costi, andando sul sito "progetto Vento". Non è solo una ciclovia ma un'opportunità di sviluppo economico e occupazionale a impatto zero. Il Canavese in questo modo si vuole proporre come ciclovia "collaterale" alla principale, lungo il decorso dei fiumi e dei torrenti del nostro territorio, affluenti del Po. Con la realizzazione di VEnTo e delle sue diramazioni, la mobilità sostenibile ed una nuova cultura di turismo ecocompatibile, potranno divenire realtà anche in Canavese".
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