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04 Settembre 2014 - 16:44
L'Olindo Fiore di Bussolino
Un impianto maledetto. L’Olindo Fiore, dopo i gravi danni subiti nel 2011, non si è mai più ripreso. E dire che fino a qualche anno fa la sede di Bussolino era viva e attiva su più fronti. Nessuno lo direbbe, oggi, vedendo in quali condizioni è ridotta la struttura.
Un breve aneddoto, giusto per intenderci. Giugno, inaugurazione in pompa magna della meravigliosa Villa Bria riportata al suo antico splendore. La bellezza la fa da padrona ovunque: negli affreschi, nel giardino curato, nelle statue e nella fontana, nell’abbigliamento degli ospiti e persino dei camerieri. Più di uno dei presenti, a microfoni spenti, fa notare che è quasi tutto perfetto: a stonare, come un pugno rifilato dritto nell’occhio a una signora vestita a sera, è quell’impianto in rovina proprio di fronte alla bellissima villa. Una pecora nera, un brutto anatroccolo proprio di fronte al maestoso cigno.
Ma tant’è. L’impianto è ormai abbandonato e in condizioni indecorose. Due estati fa La Nuova Voce pubblicò alcune fotografie di finestre rotte, porte sfasciate e scritte sui muri. Figurarsi adesso, dopo 24 mesi, in che condizioni versa la struttura.
Il fatto è che riportarla in salute diventa sempre più complesso. Già nel giugno 2012 il bando di gara per affidare l’Olindo Fiore andò deserto. L’amministrazione Varetto scelse di dar credito a una proposta, arrivata tramite una semplice lettera, della “signora Tolomello” di Sciolze. Fatto sta che la suddetta sciolzese firmò la convenzione solo 15 mesi dopo, nel febbraio di quest’anno, promettendo di iniziare i lavori in primavera. A giugno, a cantiere non ancora iniziato, Tolomello chiese una proroga di 5 mesi. Negata.
Già, negata. Perché l’amministrazione del sindaco Cugini ha deciso di risolvere la convenzione e di chiedere la restituzione dell’impianto, viste le inadempienze contrattuali. Tutto da rifare, insomma. Si riparte da zero.
Quale futuro ci può essere per l’Olindo Fiore? “L’impianto non ci è ancora stato restituito, per cui non sappiamo in che condizioni versa e vogliamo valutarlo prima di prendere qualsiasi decisione” spiega il capogruppo Antonio Casciano. All’orizzonte, l’unico interessamento sembra essere quello del Bussolino Sport, il sodalizio ciclistico che fa capo al presidente Attilio Camino e al suo vice, Carlo Mazzone. Per ora ha i contorni del sogno, più che del progetto. Si concretizzerà?
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