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04 Settembre 2014 - 14:29
De Tomaso, proteste
Sarà prorogata per quattro mesi la cassa integrazione straordinaria in deroga per i circa mille lavoratori della De Tomaso di Grugliasco (Torino) e Livorno. La firma dell'accordo è in corso in questi minuti al ministero del lavoro a Roma.
Oltre a quella della Lotus sono arrivate a luglio altre due manifestazioni d'interesse, alla luce delle quali è stata chiesta la proroga della cassa dal curatore fallimentare.
La cassa integrazione straordinaria in deroga interessa gli 816 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco e i 127 di quello di Livorno. Domani mattina è prevista un'assemblea davanti ai cancelli della fabbrica torinese.
"Il dato positivo - commenta Vittorio De Martino, segretario generale della Fiom Piemonte - è che siamo di fronte a un provvedimento che tutela per altri quattro mesi il salario dei lavoratori. Siamo però all'ultima proroga possibile della cassa ed è chiarissimo che la soluzione del problema passerà attraverso la definizione di un nuovo piano industriale per la ricollocazione dei lavoratori: Governo, ministeri e Regioni devono assolutamente mettere nella condizione gli eventuali investitori di costruire un piano che risolva il problema occupazionale. La situazione della De Tomaso è emblematica delle difficoltà del Piemonte: senza investimenti si rischia un futuro di disoccupazione per migliaia di lavoratori ed è necessario progettare un processo di reindustrializzazione perchè Torino e il Piemonte non si possono affidare unicamente agli impegni, per altro ancora imprecisati, annunciati della Fiat".
Per Giuseppe Anfuso della Uilm "è un buon accordo anche in previsione di due dimostrazioni di interesse avvenute nel mese di luglio. Questo ha convinto il Ministero a concedere l'ammortizzatore sociale fino al 31 dicembre 2014. Rimaniamo in attesa del decreto, augurandoci che i tempi siano più brevi del precedente". "Una notizia positiva per i lavoratori - dice Vincenzo Aragona, segretario generale della Fismic piemontese - ma in questi mesi bisognerà trovare una via d'uscita. Dopo non c'è più nulla".
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