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SAN MAURO. Addio alle Varianti...per sempre

SAN MAURO. Addio alle Varianti...per sempre

Il comitato "No varianti"

Lo spettro delle Varianti 11 e 14 sembra essere definitivamente svanito. In questi mesi estivi il nuovo Piano Regolatore ha pian piano preso forma, in una corsa contro il tempo verso la presentazione ufficiale prevista per settembre.

Dalle indiscrezioni trapelate finora, sembra che la direzione presa dall’assessore Lucrezia Colurcio, “titolare” del progetto, sia quella che si aspettavano i cittadini che alle scorse elezioni hanno votato Dallolio. E cioè l’addio in tronco a ogni grande progetto edilizio sul territorio sanmaurese.

Sembrerebbe accantonato qualsiasi progetto di Ecoborgo. Sembrerebbe salva dall’edificazione tutta la pianura sanmaurese, compresa la Pragranda un tempo al centro della Variante 11.

Certa al 99%, invece, è l’esclusione dell’area collinare da qualsiasi tipo di progetto edilizio.

Il cielo sopra la giunta Dallolio, insomma, pare rasserenarsi. Se la stesura del Dpu, il documento di programmazione urbanistica che anticipa le linee guida del piano regolatore, aveva lasciato parecchi dubbi ai cittadini così come ad alcuni consiglieri di maggioranza, il PRG in via di definizione sembra scacciare ogni ombra.

Il “sembra” è doveroso, perché poi si sa che in politica le cose fanno in fretta a cambiare. Ma di certo il vento tira in questa direzione.

Un cambio di rotta non indifferente rispetto alle ambiguità del Dpu. Nel documento di programmazione, infatti, molti temi spinosi erano trattati superficialmente. Non c’erano paletti invalicabili, non c’erano certezze né in una direzione né nell’altra. Tant’è che il Comitato No Varianti aveva espresso il suo giudizio negativo, oltre alla paura per un ritorno delle famigerate varianti.

Ma a cosa è dovuto questo cambio di rotta improvviso?

“Nessun cambio di rotta” dicono alcuni membri della maggioranza, sottolineando che bastava dare tempo al tempo per veder realizzato il progetto dell’amministrazione Dallolio. I più maligni, però, fanno notare come un ruolo chiave l’abbia giocato la grave crisi economica: se non c’è nessuno che vuole investire, nessuno che fa pressioni per ottenere terreni edificabili, diventa più semplice tenere un profilo più “ambientalista”. Anche perché sul piano regolatore l’amministrazione Dallolio si giocava la faccia: tradire le aspettative della cittadinanza e riproporre un disegno di San Mauro simile a quello dell’ex sindaco Giacomo Coggiola sarebbe stato il definitivo harakiri di una giunta che già fa difficoltà a guadagnarsi il consenso popolare.

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