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PALAZZO. “Pinin”, 81 anni e ….non sentirli!

PALAZZO. “Pinin”, 81 anni e ….non sentirli!

Lo scorso anno il vecchio…si fa per dire … “Pinin”, aveva fatto parlare di sè con l’impresa del giro del Passo Gavia; quest’anno, vista la latitanza delle temperature estive sulle vette del Nord Italia, il “giretto” si è svolto tra le colline Cuneesi e la Liguria.

Era da tempo che Pinin, nei sui racconti serali all’amico Marco, ricordava i tempi in cui a fine primavera partiva da Palazzo in bici ed andava a trovare i suoi parenti che avevano un alloggio a Ceriale, mentre a fine estate la sua pedalata si dirigeva a Sanremo dove abitava un vecchio collega di lavoro olivettiano (questo lo fece per più di venti anni). Il suo racconto si chiudeva con un sospiro, dicendo: “vorrei tanto prima di abbandonare la mia bicicletta, fare ancora una parte di strada che va a Sanremo, visto che data l’età, tutti i 300Km che da Palazzo portano a Sanremo, non riuscirei più a farli”.

Ed ecco che di punto in bianco il 23 luglio, Giuseppe Lesca (Pinin) e Marco Grasso, hanno inforcato il velocipede ed hanno iniziato il loro “giretto”.

Il percorso è stato il seguente: Ceva, Colle di Nava, Pieve di Teco, San Bartolomeo ed Imperia (con pendenze dal 4 al 7%). Il ritorno è stato percorso transitando sulle stesse strade fatte all’andata ma con i versanti Est di San Bartolomeo e del Colle di Nava. Il tutto per un totale di ben 165 Km. Un bel “giretto” che purtroppo ha avuto due situazioni climatiche totalmente diverse; all’andata sole e caldo sino ad Imperia ed al ritorno freddo e pioggia da Pieve di Teco a Ceva (più di 60 Km, tutto il Col di Nava, sotto la pioggia battente!).

Il grande “Pinin” per tutta la salita che portava al Col di Nava versante est sembrava pedalasse senza sentire la pioggia; il suo naso adunco ed il suo sguardo concentrato puntavano la cima della vetta senza far trasparire attimi di fatica. Arrivati a Ceva ha detto all’amico Marco: “sai, amico mio, sono molto stanco ma allo stesso tempo felice di aver fatto questo giro; mentre pedalavamo mi guardavo intorno cercando di ricordare i momenti di quando avevo qualche anno in meno”. Comunque, pare che “Pinin” non abbia ancora alcuna intenzione di appendere la bici al chiodo e che il suo obiettivo rimanga la salita al Gran San Bernardo! Auguri Pinin!

Massimo Stevanella

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