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30 Agosto 2014 - 10:48
Ha piantato due paletti e delimitato con nastro rosso e bianco il posto auto di fronte alla sua villetta, occupando una porzione della strada pubblica. Da allora, in via Santa Maria, le auto dei vicini che devono raggiungere le abitazioni, o i loro ospiti o fornitori, stentano a superare quel piccolo tratto in cui sono rimasti pochi centrimetri per il passaggio.
“Non è colpa mia – sottolinea Eros Beraldo, sessantenne residente a Strambino, in frazione Realizio, da circa vent'anni –. Io ho il diritto di utilizzare quel metro e vetri di asfalto di fronte a casa mia, è una mia pertinenza, com'era stabilito quando vennero costruite queste villette a schiera. E' il dirimpettaio che s'è allargato, occupando suolo pubblico che avrebbe dovuto lasciare libero”. La sua protesta è cominciata nel 2008, all'arrivo dei coniugi Zanna-Spadorcia. Reclami in Comune, lettere e denunce. Nulla è servito.
“E' sempre stato un posto tranquillo, questo – racconta Beraldo – fino a quando i signori hanno ampliato il vecchio fabbricato, aldilà della strada, e sistemato la rete a filo di proprietà, in barba al diritto di passaggio. Ho chiesto loro di rispettare i confini catastali. Il Comune ha disposto l'arretramento immediato. Loro, per tutta risposta, hanno piazzato una siepe. Allora io ho messo i paletti e ho segnato per terra il perimetro con la vernice”.
Da allora Beraldo è stato inondato di multe e coperto di lamentele. Il Giudice di Pace di Strambino ha dato ragione al Comune, riguardo le sanzioni per l'occupazione della proprietà privata ad uso pubblico. Anche dall'Scs ha ricevuto una denuncia per aver bloccato il passaggio dei camioncini per la raccolta dei rifiuti. Beraldo ha reclamato contro la sentenza del Giudice di Pace e, dalla sua, c'è un provvedimento del Prefetto, che gli dà ragione e che ha sospeso il decreto di sgombero a firma dell'ex Sindaco Savino Beiletti. Al momento è ancora in corso una causa civile ed il giudice Ivana Peila del Tribunale di Ivrea, con ordinanza cautelare, ha stabilito che Beraldo debba rimuovere i paletti delimitanti quell'area che lui definisce di sua proprietà, come da mappe catastali, e che invece il Comune ritiene essere una strada vicinale, ovvero strada privata ad interesse pubblico.
“La strada – sottolinea Beraldo – è diventata magicamente strada pubblica con delibera di Giunta del giugno 2012. Che se ne siano impossessati mi sta bene, ma facciano rispettare le distanze, provvedano alla manutenzione e la facciano asfaltare, visto che via Santa Maria è sterrata per mezza careggiata”.
“Al Comune – chiosa Beraldo, che intanto si è rivolto al nuovo Sindaco Sonia Cambursano – chiedo le stesse cose che chiedevo sei anni fa: che applichino le ordinanze relative al taglio della siepe e all'arretramento a cui devono provvedere i vicini”.
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