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IVREA. Protesta contro la cava di San Bernardo in Consiglio Comunale

IVREA. Protesta contro la cava di San Bernardo in Consiglio Comunale

Sale la tensione in Consiglio Comunale. Martedì sera, nonostante il maltempo che si è abbattuto nella zona, i residenti del quartiere San Bernardo si sono presentati in massa per protestare contro la realizzazione di una cava ad opera dalla società Cogeis di Quincinetto. Hanno affollato la piazza del Municipio, sotto la pioggia battente, e poi la sala consiliare, durante tutto il corso della seduta, alzando manifesti e striscioni: "No Cava", "Gli abitanti di San Bernardo non contano niente?", "Vendo casa vicinanze cava", "Sindaco, la cava a casa tua", "Amministratori: la cava fatela nei vostri cortili", "A San Bernardo non si scava, tutti uniti contro la cava".

Allo scoccare delle 21, nel momento in cui il Presidente del Consiglio Comunale Elisabetta Ballurio ha sospeso la seduta per partecipare alla commemorazione organizzata in piazza dall'Anpi in ricordo di Ferruccio Nazionale, partigiano vittima dei nazifascisti, gli abitanti di San Bernardo hanno assalito e bloccato in aula l'Assessore all'Urbanistica Giovanna Codato.

Soltanto dopo una mezzora di discussione infuocata il Sindaco Della Pepa è tornato su, prendendo le difese del suo Assessore. Paolo Roselli del Movimento 5 Stelle che appoggia la protesta ha letto il documento, sottoscritto da centinaia di firme, che chiedere lo stop al progetto, tramite l'annulamento di due delibere del Consiglio Comunale che hanno dato il via libera all'istanza presentata nel 2008 dalla Cogeis spa di Quincinetto: la n.80 del 20 dicembre 2013 che esprime assenso al rilascio dell'autorizzazione a svolgere attività estrattiva con conseguente variazione urbanistica al Prgc, e la n.13 del 19 marzo 2014, con cui è stata approvata la Convenzione tra Comune e società, per concedere l'occupazione di 60mila mq di terreni agricoli in località Le Fornaci.

"Possiamo dire quello che vogliamo – si è difeso il Sindaco – ma non che sia un tempo uscito ieri mattina. Sicuramente ci sono aspetti da discutere, aldilà dell'emotività. Siamo disponibili, decidiamo insieme quando vederci e dove, non ci sono posizioni preconcette. In più c'è un ricorso al Presidente della Repubblica presentato da un cittadino che farà il suo iter". Poi ha aggiunto: "questa Amministrazione Comunale ha la cattiva abitudine di parlare con la popolazione, non c'era bisogno di una raccolta firme". Resta la preoccupazione e la rabbia dei cittadini che hanno accettato la proposta di fissare un incontro.

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