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SAN GIUSTO. Parisch contro Bollettino, tutti i candidati

SAN GIUSTO. Parisch contro Bollettino, tutti i candidati
Due liste si sono presentate a San Giusto per le elezioni comunali del prossimo 25 maggio.

La maggioranza uscente si presenta con la Lista Civica San Giusto a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Bollettino, 72 anni, attuale vicensindaco. Con sarà presente una larga fetta della maggioranza a partire dal primo cittadino Giosi Boggio, 58 anni, insegnante. Confermati inoltre: Salvatore Amato, 53 anni; Simona Sandra Amore, 39 anni, impiegata; Sabrina Basta, 40 anni, impiegata; Retano Boffa, 41 anni; Fabrizio Boggio, 48 anni, responsabile del gruppo di protezione civile; Giacomo Cerutti, 63 anni, pensionato; Domenico Galati, 40 anni, mediatore culturale; Michele Mennuni, 64 anni, pensionato; Giovan Battista Romano, 76 anni, pensionato; Romano Rosetta, 54 anni, bancaria. Elvio Conto si fa da parte e lascia il posto a Giuseppe Libonati, 40 anni. Bollettino, nonostante l'età, ha deciso di prendere in mano il timone convinto della bontà dell'operato svolto finora e dell'affiatamento della squadra.

Sul fronte della minoranza si presenta nuovamente Anna Maria Parisch, 71 anni, tecnico ambientale, alla guida della lista "Legalità, impegno, solidarietà – Insieme si può". Ne fanno parte: Giuliano Balzola, 40 anni, tecnico del servizio idrico integrato, residente a Ivrea; Rodolfo Blanchietti, 34 anni, ingegnere civile idraulico, Roberto Bubici, 53 anni, dipendente azienda; Daniele Cavazzana, 53 anni, imprenditore informatico, volontario Enpa; Cristian Di Gregorio, 36 anni, artista lirico, residente a Strambino; Monica Garis, 52 anni, veterinaria, Carla Renata Mengoni, 56 anni, impiegata al Comune di Torino; Ottavio Panero, 67 anni, costruttore edile; Moreno Prono, 64 anni, ragioniere; Elisa Quaglia, 63 anni, pensionata; Gianfranco Roselli, 39 anni, ha una piccola azienda familiare di impianti idraulici, residente a Cortereggio; Arianna Trinchero, 43 anni, impiegata.

"Perché sono tornata sulla mia decisione di candidarmi? Perché me l’hanno chiesto – risponde Parich -, ma soprattutto perché non potevo pensare di lasciare il lavoro fatto e quello che è ancora da fare a giacere in un cassetto. San Giusto è un paese che piano piano negli anni è andato sempre più spegnendosi, i Sangiustesi vogliono vivere in questo paese ma non sopravvivere, vogliono un Comune che li amministri e ponga per prima cosa l’impegno a rappresentarci tutti in uguale modoo, dove gli Amministratori siano di supporto ai Cittadini aiutandoli a individuare e risolvere i loro problemi nel modo migliore, vogliamo un paese dove regni la legalità e non ci siano più furti".

       
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