L'area spianata su cui dovrebbe sorgere il maxi impianto sportivo
Un campo da calcio a 8, due campi da tennis, un campo da mini-golf, due campi da beach volley. Una “club house” con tanto di ristorante, bar e spogliatoi. Una tensostruttura con gonfiabili, in stile Rimbalzopoli settimese. Un impianto sportivo con i controcazzi, non c'è che dire. Una volta finita, la mega struttura che sta iniziando a prendere forma al fondo del parco Einaudi diventerebbe forse la più ampia area sportiva di San Mauro Torinese. Peccato che, nel bando di gara con cui il Comune ha assegnato l'area di sua proprietà, fosse indicato chiaramente che la destinazione sarebbe dovuta essere ludico-educativa. Ludico-educativa, non ludico-sportiva. Né ludico-motoria. E infatti, quello del parcoLuigi Einaudi nasceva come un progetto di riqualificazione dell'area adiacente al campo da rugby, destinata a un pubblico di giovanissima età. Nasceva, almeno nella testa dell'amministrazione sanmaurese, come parco giochi con una struttura con gonfiabili e un campo da mini golf. E, in più, una “piastra polivalente” (delle dimensioni di un campo da calcetto) in cemento su cui creare uno spazio per il calcio a 5, o in alternativa la pallavolo o il basket. Poi, è diventato tutt'altro. Ad aggiudicarsi l'area comunale (che nel frattempo è stata spostata al fondo del Parco Einaudi, accanto all'ex ecocentro) è Claudio Morgante, titolare di un'associazione sportiva sanmaurese. Il quale ha presentato un progetto molto diverso da quello ipotizzato inizialmente. Tant'è che, a giudicare dalle voci che si rincorrono in queste ore, nemmeno lo stesso sindaco Dallolio era a conoscenza del mega-impianto che in questi giorni sta già iniziando a prendere forma (l'area è stata disboscata e completamente spianata). Al posto della piastra polivalente, infatti, dovrebbero sorgere un campo da calcio a 8, due campi da tennis e due da beach volley. Per un totale di circa 3mila metri quadri. Un vero e proprio impianto sportivo. Ora, il ragionamento di qualsiasi sanmaurese che conosca un minimo la conformazione del parco Einaudi, non può che essere: che senso ha un mega impianto sportivo a due passi dai campi di calcio del San Mauro e soprattutto dal Country Club? Quest'ultimo, ad un'attenta analisi, pare infatti “la copia originale” della “fotocopia in bianco e nero” che sorgerà al fondo del parco. I campi da tennis sono un doppione. I campi da beach volley sono un doppione. Club house e bar, un doppione. A distanza di appena duecento metri. Difficile, sinceramente, capirne il senso nell'ottica di quelle “sinergie” così spesso sbandierate da chi si è occupato in prima persona del progetto: il vicesindaco Lucrezia Colurcio. Tant'è che ora è il sindaco Dallolio ad aver preso in mano la situazione. Appena in tempo, visto che “il progetto definitivo deve essere ancora presentato e approvato ufficialmente” spiega Colurcio. E lui, appena vista la piega che la situazione stava prendendo, ha immediatamente fatto un passo indietro: "Ci sono alcune cose che ci piacciono, nel progetto, e altre che ci piacciono meno" ha tagliato corto. Di nuovo, come già nel caso di via Rivodora, toccherà al sindaco mettere una pezza all'operato della "vice" Colurcio.
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