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10 Aprile 2014 - 10:27
Pierre Blasotta in consiglio comunale
Il consigliere pentastellato Pierre Balsotta ha distribuito le "prove concrete": un reporto di diverse pagine, con tanto di fotografie, per illustrare tutti i deficit della gestione, affidata all'Ivrea Parcheggi, dell'area mercatale. Lo ha fatto durante l'ultimo Consiglio Comunale presentando una mozione con il solo, ragionevolissimo, obiettivo di "dare mandato al Sindaco e alla Giunta a esigere coattivamente e nel più breve tempo possibile, e comunque entro il semestre del 2014, il totale credito comprensivo di interessi legali e moratori nei confronti della Società Ivrea Parcheggi".
Insomma, Blasotta non chiedeva certo la luna la soltanto il "dovuto", come, peraltro, da contratto con il Comune e sulla base di un disservizio testimoniato in modo inconfutabile. Il documento, tuttavia, è stato bocciato su due piedi, con 11 voti contrari della maggioranza, che ha preferito mettersi due fette di salame sugli occhi, 4 astenuti della minoranza e soltanto l'unico voto favorevole dell'autore.
"Oltre il danno anche la beffa – ha premesso Blasotta -. Dalla visione del bilancio comunale consuntivo del 2012, preventivo del 2013 e del bilancio della società concessionaria è evidente che la stessa avanza un forte debito nei confronti del Comune, confermato dall’ultimo bilancio: ammonta a 659.931 euro (491.270 euro di debiti residui per canoni ed oneri accessori per aree di sosta e parcheggio, 40.000 euro di debiti residui per canoni autosilo, 9.919 euro di debiti residui per canoni per parcheggio di Casa Molinario, 111.495 euro di debiti residui per canoni ed oneri accessori area mercatale, 7.247 euro di debito per il dipendente comunale distaccato per terzo trimestre 2012). Ivrea Parcheggi ha per anni goduto degli introiti economici senza mantenere il bene nelle condizioni in cui è stato a suo tempo consegnato, e senza pagare per anni i relativi corrispettivi economici contrattuali. Non traspare alcuna giustificazione tale da permettere una capacità debitoria così alta".
Secondo il capogruppo di maggioranza Fabrizio Dulla meglio lasciar correre per il quieto vivere della società. "Non dimentichiamo – ha giustificato quest'ultimo – che IP è proprietà del Comune che esige puntualmente i versamenti e non è mai successo che non saldasse. Il Comune ha una buona situazione di cassa, se approvassimo la mozione e la partecipata finisse a pagare gli interessi alle banche rischieremmo un doppio danno".
"L'IP è del Comune e l'utile torna al Comune – si è accodato l'Assessore Enrico Capirone -. Io vorrei anzi utilizzarla di più per fare quello che il Comune non riesce a fare. Devo dire con onestà che le manutenzioni straordinarie sono a carico del Comune". La giustificazione accampata da Capirone ha lasciato piuttosto di stucco Blasotta, il quale ha fatto giustamente notare che "le manutenzioni diventano straordinarie quando le ordinarie non vengono per diverso tempo eseguite..."
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