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10 Aprile 2014 - 11:03
Strade rurali disastrate verso il torrente Orco. A sollevare l'argomento, con un'interpellanza discussa durante l'ultimo Consiglio, nel mese di marzo, è stata Anna Parisch, capogruppo della minoranza "Centrodestra per San Giusto", sulla base di alcune segnalazioni arrivate dalla cittadinanza.
"Le strade sono dissestate e pericolose per i mezzi agricoli, da circa trent'anni non si provvede nè al taglio nè alla pulizia del sottobosco, tantomeno sono state firmate ordinanze affinchè i proprietari provvedano alla rimozione dei materiali" ha fatto notare la leghista proponendo non solo di provvedere alla pulizia ma di procedere ad un'asta per l'assegnazione dei lotti boschivi, in modo da generare un introito per il Comune, in accordo con la forestale.
L'argomento, però, ha generato non poca confusione in Consiglio Comunale. La maggioranza ha accusato la Parisch di menzionare numeri a casaccio, senza avere la precisa idea della situazione. "Non è sbagliato quel che hai scritto – ha ridacchiato qualcuno – ma sei rimasta ferma a diversi anni fa...". Nell'interpellanza si parlava infatti di circa novemila mq. "Il Carnevale è finito" ha ribattuto Parisch alle risatine. "Non mi sono recata sul posto – si è giustificata -, ho sottoposto la questione in Consiglio avendone avuto notizia".
La confusione, soprattutto per i profani del Piano Regolatore, è generata da due fattori. I terreni sono solo in parte di proprietà del Comune, alcuni sono di proprietà di privati, altre strade interpoderali sono gestite dal Consorzio Irriguo. Inoltre l'orografia del territorio ha subito delle modifiche nel corso del tempo, come hanno spiegato l'Assessore Giacomo Cerutti ed il consigliere Renato Boffa. "Dove passa l'Orco – ha sottolineato Boffa – certi lotti non esistono più, ci sono solo boschi, ma molto piccoli".
"Secondo il codice civile se nasceranno nuovi boschi saranno acquisiti dal Comune - ha aggiunto Cerutti che sul tema ha anche interpellato la Forestale ed un agronomo -. I contadini, comunque, non si sono mai lamenttai. A volte puliamo i fossi per aiutarli". Ad occhio e croce, sommando i piccoli appezzamenti sulla carta, sarebbero rimasti solo circa 400 mq di terreno. La maggioranza ha comunque dichiarato la disponibilità di procedere ad un bando per l'assegnazione.
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