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24 Marzo 2014 - 11:28
Una segnalazione contro un'azienda che non c'è. Lo scorso 11 marzo dal Sindaco Pierluigi Bot Sartor ha inviato un documento proprio a tutti: Vigili del Fuoco, Prefettura, Questura, Polizia di Sttao, Carabinieri, Arpa, Spresal, alla ditta titolare dell'immobile Beta e alla diretta interessata, la Darkem, azienda nata dalle ceneri dell'Interchimica la cui attività risulta, al momento, ferma ma, secondo i sospetti, sarebbe in procinto di cambiare sito di insediamento, dall'ex comprensorio Olivetti ad un nuovo capannone nell'area Beria, vicinissimo alle abitazioni. La preoccupazioni è palpabile considerato il devastante incendio divampato nel luglio 2012 nel magazzino dell'Interchimica, quando una nube di fumo aveva ricoperto il cielo del Canavese.
In tempi in cui i cittadini rimproverano alle Amministrazioni comunali di avvisarli troppo tardi, il primo cittadino di Scarmagno ha messo con largo anticipo le mani avanti, rilevando il sospetto di eventuali pericoli per l'ambiente e per la salute pubblica. Di questo è stato informato il Consiglio Comunale, nella seduta del 20 marzo. "Mi sono anche attivato con il Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa e con il Presidente dell'Unione Collinare Savino Beiletti – ha sottolineato Bot Sartor – per sollecitare lo stato di allerta sul nostro territorio e abbiamo chiesto un colloquio con l'Assessore Provinciale all'ambiente Ronco per il rispetto delle regole e della salute".
Di concreto, però, non c'è nulla, soltanto del materiale stoccato rinvenuto sul posto, da cui l'Amministrazione avrebbe dedotto un inizio trasloco, e movimento "strani" osservati da abitanti e consiglieri. "La ex Interchimica – ha cercato di spiegarsi il Sindaco – ha già cambiato vari posti, a Strambino, Ivrea, da noi, e ovunque ha creato problemi di inquinamento ambientale. Mi sono subito attivato: non possiamo mandarla via ma ritengo doveroso tenere sotto controllo la situazione". Nella segnalazione ha sottolineato la premura di ottenere, prima di qualunque insediamento, i necessari pareri autorizzativi di Spresal, Asl e Arpa, previsti dal Prgc.
Il documento è parso piuttosto fantasioso alla minoranza consiliare. "Ma se ci cono pericoli per la salute perchè non intervenire con un'ordinanza?" ha domandato Adriano Grassino. "Che è la Darkem – ha risposto Bot – lo sappiamo per vie traverse. Non sappiamo nulla, abbiamo solo il sentore che venga lì. Abbiamo visto dei camion arrivare e scaricare. Faremo tutto ciò che possiamo. La prossima settimana ci sarà un tavolo tecnico. Almeno su questo tema vorrei che andassimo nella stessa direzione. Non ho solo paura. Sono terrorizzato da questa cosa".
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