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27 Marzo 2014 - 10:17
Riapprovata la quarta variante al Piano Regolatore Comunale. Sull'argomento il Consiglio Comunale, riunito nella seduta del 7 marzo, ha discusso ben quattro punti. Innanzitutto la revoca della delibera n.4 del 31 gennaio precedente, viziata dal voto di un consigliere di maggioranza (Elvio Conto) che invece avrebbe dovuto uscire dall'aula, in quanto interessato direttamente da alcune modifiche. Ad accorgersi del "quiproquo" era stata la minoranza consiliare.
"E' stato un errore – ha ammesso alzando le braccia il Sindaco Giosi Boggio -. In realtà non solo non si dovrebbe votare ma non si dovrebbe nemmeno partecipare alla discussione. Comunque, non appena ce ne siamo accorti, abbiamo deciso di rifare il tutto". La variante è stata quindi rimessa ai voti. Elvio Conto, stavolta, è uscito giustamente dall'aula, così come l'Assessore Domenico Galati, assente nella seduta di gennaio. Sono invece rimasti, votando contro la riadozione, Luca Fiorina e Paolo Iavello dell'opposizione che la volta precedente si erano astenuti. "Per cautelarci - hanno riferito loro stessi - : gli elaborati ci erano stati consegnati solo il giorno prima per cui, non sapendo se fossimo interessati o meno, abbiamo preferito astenerci".
Il voto contrario di ambo i gruppi di minoranza è stato spiegato dalla leghista Anna Parisch che ha riassunto e ribadito, in un documento protocollato, l'inopportunità di approvare un documento così importante in prossimità delle elezioni comunali, ritenendo più consono lasciare l'onere all'Amministrazione successiva. Parisch ha inoltre criticato la previsione di 21 nuove aree residenziali, 16 nuove e 5 di ampliamento, con un incremento della popolazione previsto di 247 abitanti. "Il Sindaco – ha sottolineato la padana, inascoltata dalla maggioranza – dice che la variante si basa su richieste dei cittadini ma l'Amministrazione non dovrebbe subire influenze esterne. Andrebbe effettuata un'indagine sul territorio per verificare in modo reale e puntuale le necessità di espansione che comporterà, vista l'attuale situazione economica e demografica, un ingiustificato consumo di suolo ed un impatto su servizi ed infrastrutture".
La richiesta di annullamento è stata oggetto di una mozione (ritirata visto che il documento era appena stato riadottato), e di un'interpellanza, firmate da "Centrodestra per San Giusto" e "Pagina Nuova".
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