Lunedì sarà il giorno della verità. La cittadinanza conoscerà il futuro della raccolta rifiuti. Si saprà, finalmente, se San Mauro si “abbandonerà” all'ipotesi Seta oppure se sceglierà di percorrere altre strade, rompendo il rapporto con il Consorzio di Bacino 16. All'orizzonte, secondo i “rumors” di queste ore, si profila un clamoroso colpo di scena. Sembra infatti che, contro ogni pronostico, si stia facendo concreta la possibilità che Armellini continui a gestire la raccolta rifiuti, forse chiedendo un affidamento temporaneo del servizio. Questa, insomma, parrebbe essere la scelta dell'amministrazione. Una scelta dettata da diversi fattori: uno su tutti, il fatto che tutte e tre le soluzioni sondate (Seta, Cosorzio Chierese e Amiat) avrebbero comportato costi superiori all'attuale. E allora, ecco il colpo di scena. Un “cavillo” che, anche se non è ancora chiaro con quali modalità, dovrebbe prevedere il passaggio formale di San Mauro in Seta: sarebbe però Armellini, operativamente, a gestire la raccolta rifiuti. Quindi Seta sarebbe si aggiudicherebbe il servizio (se l'è già aggiudicato con quella famosa gara d'appalto conclusasi il 28 novembre 2013) ma a gestirlo sarebbe poi l'attuale azienda che già opera sul territorio sanmaurese. In questo modo si eviterebbero ripercussioni legali legate a un'eventuale uscita dal consorzio di Bacino 16, si eviterebbero spese logistiche per l'ingresso di una nuova ditta (nel caso, ad esempio di Amiat), e si confermerebbe l'attuale pacchetto che tanto piace ai cittadini di San Mauro. Come detto, al momento si tratta solo di voci. Confermate almeno in parte, però, da due elementi: uno, in casa Seta ancora nessuno si è mosso per attrezzarsi a svolgere il servizio su San Mauro. E due, in ambienti vicini al sindaco corre voce che i “preventivi” del consorzio Chierese e di Torino non fossero abbastanza convenienti da giustificare un'uscita dal Consorzio di Bacino 16. Con tutte le conseguenze che avrebbe comportato. Da non dimenticare, però, c'è anche l'attesissimo “dossier” dell'avvocato Paolo Scaparone, ingaggiato dal sindaco Dallolio per esplorare la situazione dal punto di vista legale. Il suo parere sarà comunicato lunedì agli uffici comunali. Chissà che non possano esserci ulteriori sorprese. Lunedì si saprà.
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