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20 Marzo 2014 - 12:01
Spuntano nuove centrali idroelettriche sull’asta della Dora Baltea a nord di Ivrea. La società Edison spa, nei giori scorsi, ha inoltrato l’ennesima richiesta per l'installazione di una centrale nel Comune di Quassolo, ripresentando un progetto che era stato già sostanzialmente bloccato dalla Provincia di Torino nell’agosto 2013 imponendo alla società di intraprendere la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. A lanciare l'allarme è il Circolo Dora Baltea di Legambiente.
"La situazione, sul sito di Quassolo, in prossimità del ponte sulla Dora, è piuttosto complessa – ricordano gli ambientalisti -, visto che si sono accavallate ben tre diverse richieste di altrettante società: Prodena, Italbrevetti e, appunto, Edison". La prima è riuscita addirittura ad evitare, nel giugno del 2011, che il progetto fosse sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. In linea teorica potrebbe procedere, ma la Provincia ne ha bloccato l’iter autorizzativo in conseguenza delle richieste avanzate dalle altre due società esattamente nello stesso sito. Italbrevetti aveva presentato il progetto nell’aprile 2013, ma la Provincia ha imposto che fosse sottoposto a procedura di Via e, al momento, la società non l’ha avviata. Edison, infine, a differenza di Italbrevetti, ha avviato la procedura di Via e il progetto è attualmente al vaglioe della Provincia.
Anche stavolta, puntualmente, il Circolo Dora Baltea ha presentato una serie di osservazioni contrarie. "Tanto la questione procedurale è complicata quanto la questione di sostanza è semplice - riassume il Circolo -. Tutte e tre le società vorrebbero costruire una centrale idroelettrica in un cosiddetto “tratto sotteso”, cioè in un punto del corso del fiume che è già interessato da una derivazione, quella della società Idreg, che preleva 43 metri cubi al secondo dalla Dora a Montestrutto e li restituisce al fiume ben 7 chilometri più a valle, impoverendo significativamente in questo lungo tratto il regime idrico della Dora con conseguenze fortemente negative per la qualità delle sue acque. Correttamente, la Provincia di Torino, nel Piano Territoriale di Coordinamento, specifica che non dovrebbero essere autorizzate costruzioni di nuove centrali (il termine utilizzato è “aree di repulsione”) in tratti sottesi da centrali già esistenti. Si tratta solo di adottare questo divieto, che non dovrebbe essere sottoposto a interpretazioni o strane alchimie per cercare di non applicarlo. Questa è l’obiezione per noi fondamentale, tralasciando problemi pur importanti come la sicurezza del vicino ponte e di tutta l’area coinvolta, interessata da eventi alluvionali che hanno provocato seri danni alle strutture viarie, alle sponde e seriamente minacciato l’area urbanizzata prospiciente in sponda destra. Ci auguriamo che la Provincia decida, una volta per tutte, di bocciare la procedura avanzata da Edison e revochi l’autorizzazione incautamente rilasciata nel 2011 a Prodena".
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