Jessica Sinopoli “Rivarolo Rinasce con Rostagno” questo il nome della lista presentato insieme al logo, nella tarda mattinata di sabato 15 febbraio, dal candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative Alberto Rostagno. È stata definita una lista civica anche se è sostenuta dal Partito Democratico e dalla Lega Nord. “La nostra è una lista civica composta da tante anime che si uniscono e si ritrovano nelle nostre idee e nella nostra candidatura. Sarà formata da giovani ma anche da persone con esperienza, vogliamo amalgamare giovani ed esperienza per una rinascita di Rivarolo” spiega Rostagno. Il logo è rappresentato da cinque mani di colori diversi perché le cinque mani indicano un gruppo composto da persone diverse per età, sesso, provenienza e professione. “Le mani sono simbolo di lavoro, solidarietà, sinergia e amicizia. Con questo simbolo ci leghiamo profondamente al motto di Don Milani. A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca? Abbiamo veramente le mani pulite e non vogliamo tenerle in tasca ma metterle a disposizione dei cittadini di Rivarolo” – continua Rostagno – “Vogliamo creare una sinergia non solo tra gli amministratori ma tra tutta la popolazione per ripartire e dare un segnale. Vogliamo una casa comunale aperta e trasparente per far capire cosa facciamo e come lo facciamo” Presente in sala anche Domenico Rostagno, 85 anni, sindaco di Rivarolo dal 1975 al 1992, e padre di Alberto. “Mio papà mi sosterrà e mi guiderà in questa delicata campagna elettorale. Mi sarà d’aiuto la sua esperienza e la sua saggezza” ha affermato. Rostagno nel corso della conferenza è stato interpellato anche sulle primarie richieste qualche settimana fa dal portavoce di “Alleanza per Rivarolo” Guido Novaria. “Lo ribadisco, Novaria è arrivato fuori tempo massimo. Noi stiamo lavorando a questo progetto da Giugno del 2013. Ci è stato chiesto di fare le primarie per contare i voti e dividersi i posti e le poltrone. Mi dispiace ma questi ricatti non mi piacciono, si tratta di un vecchio sistema di fare politica che non mi appartiene” ha concluso Rostagno. Così è partita la lunga corsa di Alberto Rostagno che lo vedrà concorrere per la poltrona di Palazzo Lomellini. Lui da ex ciclista professionista è abituato a vincere. “Amo il ciclismo ma non mi piace l’uomo solo al comando, siamo una squadra e lavoreremo per risollevare Rivarolo”.
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