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"A scuola di democrazia"

"A scuola di democrazia"

Un momento del convegno a Pavone

Il convegno “A scuola di democrazia” svoltosi a Pavone sabato 7 settembre per iniziativa dell'Associazione Gessetti Colorati ha avuto un successo superiore alle aspettative. Per 4 ore consecutive i docenti partecipanti (un’ottantina, proveniente dal Canavese, e dall’intera provincia di Torino oltre che dalla Valle d’Aosta e persino dalla Lombardia) hanno seguito le relazioni dei 6 esperti, hanno discusso e dibattuto su cosa significa oggi fare scuola. Il convegno si è contraddistinto da altre iniziative di aggiornamento e temi di discussione strettamente pedagogici. “Finalmente – hanno commentato molti partecipanti – abbiamo discusso del nostro mestiere e non di questione organizzative o dell’utilizzo delle tecnologie. Insomma abbiamo parlato davvero della nostra professione”. “Abbiamo parlato e sentito parlare di scuola e fare scuola... - commenta Reginaldo Palermo, segretario di Gessetti Colorati - ho sentito citati i nomi dei migliori pedagogisti del secolo scorso, da Don Milani a Montessori e Dewey. Siamo un po’ tutti stanchi delle sigle che ora vanno di moda nelle scuole (POF, PDF, LIM, BES e chi più ne ha più metta...). Bisogna che gli insegnanti si riapproprino del "mestiere" di maestro/a . Mi dicono che spesso nelle riunioni di lavoro gli insegnanti dedicano buona parte del tempo per compilare carte, scartoffie, moduli e altre cose del genere. Forse si dovrebbe cominciare a pretendere di poter fare il proprio lavoro senza appesantimenti burocratici. E magari, anche senza riforme epocali, la scuola potrebbe persino funzionare un pochino meglio”. Le battute finali di Riccarda Viglino, una delle relatrici, riassumono forse nel modo migliore il senso del dibattito: “I ragazzi non imparano quello che diciamo loro, ma quello che ci vedono fare e che fanno insieme a noi concretamente ogni giorno”.

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