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08 Febbraio 2021 - 17:12
Fiorenza Bertotto preside dell’istituto SS. Annunziata di Rivarolo
Fiorenza Bertotto, 66 anni, residente a San Ponso, è la preside dell’Istituto SS.Annunziata di Rivarolo dal 1997. Una carriera brillante nella quale le sperimentazioni didattiche non sono mai mancate. Infatti, lupus in fabula, per l’anno scolastico 2021-2022 il SS.Annunziata si tingerà di verde! Nulla a che vedere con quel misantropo verdeggiante del Grinch, né con il rabbioso Hulk della Marvel Comics: è prevista, invero, una nuova sperimentazione di didattica «green».
«Il progetto che intendiamo inaugurare dal prossimo anno scolastico, ha come scopo quello di rendere più complesso ed organico l’intero impianto del piano di studi. E’ stata introdotta una nuova materia: Scienza degli Alimenti - racconta Fiorenza Bertotto - ma, soprattutto, ogni disciplina darà il suo contributo ad un discorso comune nell’ambito dei suoi contenuti specifici. Ad esempio il Diritto si concentrerà sul diritto ambientale, l’Economia sulla Green economy, la Filosofia, così come le Scienze Umane, sulla storia del rapporto tra uomo e ambiente. Anche la Religione dedicherà spazio all’analisi delle encicliche papali “Laudato sii” e “Omnes fratres”, incentrate sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile”. Insomma l’intento è quello di creare una sensibilità ambientale che si fondi su un solido e ampio retroterra culturale.».
Un impianto strutturale del tutto ecocompatibile, verde appunto. Verde, il colore “eco” per eccellenza, della sostenibilità, della simbiosi con la natura; il verde della speranza, della rinascita della primavera, della giovinezza e, soprattutto, della natura, del mondo vegetale, dell’ambiente — anche se a dirla tutta, il verde è una tinta assai difficile da sintetizzare, il cui processo di produzione è piuttosto inquinante, al pari dello smaltimento della plastica…
Ma torniamo alla nostra tonalità ambientalista, una mescolanza di ciano e di giallo che dà origine a innumerevoli sfumature “Green”, alcune delle quali attribuiranno una nuova identità al Liceo nell'anno venturo. Lo sappiamo, con le innovazioni l’Istituto SS.Annunziata va a braccetto da tempo.
«Prima della riforma della scuola media Superiore (anno scolastico 2010/2011) noi avevamo attivato una sperimentazione assistita denominata Liceo della Comunicazione , con due opzioni : Psico-pedagogica e Ambientale - osserva la preside Bertotto -. Con la nascita del Liceo delle Scienze Umane, l’opzione psico pedagogica è naturalmente confluita nel piano di studi previsto, pur con significative aggiunte. Abbiamo, da subito, ritenuto opportuno attivare anche la seconda opzione del Liceo , quella Economico-sociale (LES, Liceo Economico sociale) improntata allo studio dei vari modelli economici, giuridici e sociali . Tuttavia ci è parso interessante non disperdere l’esperienza precedente, ma di integrarla nel nuovo percorso, nella convinzione che le studio delle società e del loro sviluppo non possa prescindere da un’attenta analisi del territorio che ne è contesto, con tutte le problematiche ad esso connesse.».
Nel piano di studi è quindi stata introdotta una materia aggiuntiva, l’Educazione Ambientale. Invece, le Scienze naturali, previste solo nel biennio, sono state estese a tutto il corso di studi.
La vocazione ambientalista dell’Istituto ha radici lontane — nitidissimam viridissimamque — ma certamente le battaglie di Greta Thunberg le ha fornito una nuova motivazione. Sia la scuola dell’infanzia che il Liceo, ma anche la Primaria e la Secondaria di primo grado, hanno infatti partecipato attraverso numerose iniziative e attività ai “Friday for Future”, i movimenti globali per sensibilizzare sul tema della giustizia climatica e ambientale.
«Abbiamo anche allestito un piccolo frutteto e un orto didattico negli spazi aperti dell’Istituto! - spiega Fiorenza Bertotto -. Proprio anche alla luce di queste iniziative, ci è sembrato importante creare per i più grandi l’opportunità di fondare il loro entusiasmo su basi scientifiche e culturali in genere.».
Sebbene la speranza comune è che la pandemia da Covid-19 ci abbandoni presto lasciando spazio a una rinnovata normalità, non ci si può esimere dal chiedersi quanto potrebbe influire la dad sugli insegnamenti “green” - coadiuvati da esperimenti in situ e attività di gruppo.
«Certamente la DAD rappresenta un limite alle iniziative, soprattutto a quelle più pratiche e ai lavori di gruppo così come alle eventuali esperienze “esterne”. Tuttavia non impedirà il lavoro teorico in termini di analisi e studio dei dati che è la premessa necessaria di ogni attività - taglia corto Fiorenza Bertotto, con atteggiamento positivo e propositivo -. Abbiamo anche intenzione di creare contatti con Enti, Associazioni, Facoltà universitarie che si occupano di ambiente e di sviluppo sostenibile per arricchire sempre di più di contenuti la nostra offerta formativa e individuare progetti comuni su cui lavorare.»
Forse vivere in un mondo più sostenibile potrebbe essere un valido deterrente al diffondersi di pandemie come quella che stiamo vivendo?
«La storia ci insegna che le pandemie sono state tragicamente ricorrenti nel cammino dell’uomo. Ciò che stupisce è che un mondo progredito come il nostro abbia ancora strumenti troppo deboli per contrastarle. E’ possibile che le cause possano essere ricercate negli squilibri di sviluppo tra le varie parti del mondo, e probabilmente anche nello sfruttamento sconsiderato delle risorse nell’ottica predominante del profitto. Molto banalmente credo che , se immaginiamo il nostro pianeta come un organismo interconnesso, nuocere ad una delle sue parti destabilizzi l’equilibrio e indebolisca tutto il sistema» conclude Fiorenza Bertotto.
Non ci resta, quindi, che sperare in anni più verdi!
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