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SETTIMO. La città di Settimo premia con una medaglia alla memoria Plinio Gallocchio, deportato in Germania durante la guerra

SETTIMO. La città di Settimo premia con una medaglia alla memoria Plinio Gallocchio, deportato in Germania durante la guerra

NELLA FOTO I familiari del reduce Plinio Gallocchio, premiati nella sala della Torre dalla sindaca Elena Piastra e dalla presidente del Consiglio, Carmen Vizzari

Una medaglia alla memoria di Plinio, settimese deportato in Germania.

Giovedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, la sindaca Elena Piastra ha consegnato una medaglia d’onore alla famiglia di Plinio Gallocchio, settimese deportato in Germania durante la Seconda Guerra mondiale. Nato nel ‘24 a Correzzola, in provincia di Padova, si arruolò il 23 agosto del ‘43 nel 63° Reggimento Fanteria Sardegna.

Neanche tre settimane dopo Badoglio firmò l’Armistizio e Plinio, come migliaia di altri soldati, venne catturato dai tedeschi che lo deportarono in un campo di lavoro in Germania, dove lavorò alla costruzione di materiale bellico, rifiutando la libertà in cambio dell’arruolamento nelle fila della Repubblica di Salò. Fu un periodo devastante, in cui assieme ai compagni patì la fame e gli stenti e rischiò di essere trasferito in un lager. Riuscì a fuggire attraverso un buco nella recinzione assieme ad alcuni compagni e, dopo la fine della guerra, rientrò in Italia, dove sposò la compaesana Lauretta. I due si trasferirono a Settimo città operaia, dove la famiglia risiede tuttora.

Plinio è morto nel 1992, ma il riconoscimento consegnato oggi è un atto dovuto nei confronti di chi ha saputo schierarsi dalla parte giusta, pagando un prezzo altissimo.

La medaglia, consegnata dalla sindaca e dalla presidente del Consiglio comunale Carmen Vizzari per conto della Prefettura, simboleggia anche l’orgoglio di tutta Settimo per il nostro concittadino Plinio e per l’esempio che ha saputo dare.

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