Il logo della lista con cui Laura Fogliato si presentò nel 2009
Il Sindaco Laura Fogliato, classe 1968, si ripresenta alle elezioni comunali del prossimo maggio. Una riconferma che appare già scontata considerato che sta per concludere un mandato assolutamente positivo e che, con ogni probabilità, la sua sarà anche l’unica lista in corsa. L’abbiamo incontrata per tracciare un bilancio e definire le aspettative.
Sono stati cinque anni difficili per i comuni. Questo non ti ha demoralizzato? Demoralizzato no. Giudico questi anni una bellissima esperienza. Certo ci sono problemi ma il bilancio è positivo: ho voglia di terminare il lavoro cominciato e sfruttare le cose che ho imparato e farle rendere. In che senso? Ho imparato moltissimo sia dal punto di vista pratico, della gestione amministrativa, sia da punto di vista umano, nel rapporti con le persone, con i cittadini e con gli uffici. E‘ stata una crescita anche personale. Sicuramente Fiorano è un piccolo centro ma la comunità è molto vivace… E‘ vero, ed è l’aspetto di cui sono più soddisfatta. Ci sono tre associazioni (la Pro Loco, gli Anziani, gli Alpini), di cui una nata sotto questa Amministrazione a cui si accosta l’apertura dello sportello della Zattera. Uno degli obiettivi era stimolare lo spirito di comunità. Abbiamo cercato di favorire le associazioni appoggiando le loro scelte e rendendo disponibile in forma gratuita la sede dell’ex asilo. Intanto abbiamo reso recuperato la Sala Santa, un luogo importante dal punto di vista strutturale e che adesso è a disposizione di iniziative di vario genere. Quali sono le cose che non sei riuscita a realizzare? Una marea di lavori pubblici che servirebbero per una questione strettamente economica. Ma ciò che più mi dispiace è che non sia ancora concluso l’iter per l’adozione della variante generale al Piano Regolatore comunale. Nel luglio 2009, subito dopo le elezioni, si era tenuto il primo incontro con il progettista e, se tutto va bene, per aprile invieremo il progetto definitivo alla Regione. Non immaginavo fosse così difficile: c’è troppa burocrazia. Cosa dovrebbe cambiare con l’adozione del nuovo Prgc? Saranno introdotte norme più adeguate per la ristrutturazione del centro storico (il nostro piano è piuttosto vecchio, risale al 1993 periodo delle alluvioni, le nuove edificazioni sono bloccate da allora). Consentiranno di trasformare i fienili in abitazioni, offriranno nuove possibilità, pur con una serie di vincoli per mantenere i tratti caratteristici. Intanto, comunque, avete continuato a lavorare per la riqualificazione del centro storico, per esempio prevedendo ogni anno contributi per la ritinteggiatura delle facciate tramite bando aperto ai cittadini… Abbiamo continuato a stanziare i contributi, per un totale di 12mila euro utilizzati ed una media di tre facciate ritinteggiate ogni anno, solo stavolta non sono arrivate domande, con un investimento minimo per il Comune. Per quanto riguarda i luoghi pubblici, invece, abbiamo ricavato una nuova piazzetta in via dell’Asilo, un nuovo parcheggio con aree verdi. Tra le opere pubbliche è prevista la realizzazione di una palestra per l’arrampicata sportiva (peraltro sarebbe la terza in zona dopo Settimo Vittone e Quincinetto). Quando sarà pronta? Abbiamo affidato i lavori a fine anno, attendiamo la bella stagione per avviarli e per maggio spero di inaugurarla. Sarà gratuita ed una parte sarà attrezzata anche per i bambini. Certo non sarebbe male creare un circuito. La palestra sarà finanziaria con contributi regionali. Considerati i problemi esistenti (molti Comuni, a cui la Regione aveva promesso contributi sulla carta che non sono ancora arrivati, hanno dovuto ricorrere addirittura alla Cassa Depositi e Prestiti), non sei preoccupata? Sì, infatti abbiamo previsto importi che, nelle peggiori delle ipotesi, il Comune è in grado di anticipare. In precedenza abbiamo richiesto contributi arrivati regolarmente ed utilizzati, per la manutenzione della scuola materna (45mila euro serviti per sistemare gli infissi e metterla in sicurezza) e prima ancora per la sistemazione dell’area sia interna che esterna del cimitero. In questo modo abbiamo realizzato opere di importo proporzionato alle possibilità senza pesare sulle casse comunali o eventualmente sui cittadini, tanto è vero che non abbiamo mai aumentato la tassazione. Come vedi il futuro dei comuni? E‘ necessario trovare condivisioni di intenti con i Comuni limitrofi. E‘ un percorso molto difficile anche perchè la legge trascura alcuni aspetti. Il nostro naturale bacino comprende Lessolo Banchette, Samone e Salerano ma, a partire dalla pianta organica di ciascuno ci sono qualifiche del personale molto diverse e di questo bisogna tenere conto. Non ho preclusioni, i prossimi cinque anni devono portarci a trovare una soluzione.Alle elezioni del prossimo maggio ti presenterai con la stessa squadra di cinque anni fa? In parte sicuramente. Certo le incertezze della legge, che non ha ancora definito quale sarà il numero dei candidati consentito, crea grandi difficoltà. In un piccolo comune non è semplice trovare o escludere tre o quattro persone, fa molta differenza. E‘ possibile che salti fuori qualche lista avversaria? Per il momento non sembra ci siano altri gruppi… Non lo so ma mi piacerebbe perché credo che il confronto sia utile e costruttivo, serve a vivacizzare. L’assenza di alternative rischia di appiattire il dialogo se non di essere addirittura dannosa.
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