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Gobetti, il destino appeso a un filo. Ma intanto l'odiata moquette sarà sostituita

Gobetti, il destino appeso a un filo. Ma intanto l'odiata moquette sarà sostituita

Il cinema teatro Gobetti aspetta l'esito dei due bandi

La vita del Gobetti era appesa a due bandi di gara. Uno per la gestione del cinema, l'altro per l'acquisto del proiettore. Entrambi (e questa è già una notizia, visto l'andazzo degli ultimi tempi) non sono andati deserti: la struttura ha ancora una chance di rilanciarsi. Per la gestione si è fatta avanti l'associazione Distretto Cinema. Quella, cioè, che gestisce attualmente la struttura: evidentemente non ne ha ancora avuto abbastanza. Evidentemente, dopo un'esperienza che dura ormai dal 1 gennaio 2012, ha visto nel cinema teatro sanmaurese un potenziale da sfruttare. Distretto Cinema, questo è da dire, è stata però l'unica a rispondere al bando del Comune, su un totale di 14 associazioni contattate.   L'offerta dell'associazione è arrivata, ma in busta chiusa. È stata dichiarata ammissibile dalla commissione comunale, ma con qualche carenza nella documentazione: sono stati concessi circa 15 giorni di tempo per provvedere alla consegna di tutto il materiale necessario. Quando tutto sarà a posto, la busta sarà aperta e si conoscerà la proposta di Distretto Cinema per la gestione del Gobetti. Capitolo proiettore: delle cinque ditte contattate, tre hanno risposto. Anche qui, idem come sopra: le buste contenenti le proposte di preventivo per l'acquisto del proiettore saranno aperte nei prossimi giorni. Solo allora si saprà quanto effettivamente il Comune dovrà sborsare per acquistare l'apparecchio, divenuto ormai fondamentale per la proiezione dei film in “prima visione” (la pellicola è infatti ormai definitivamente scomparsa dalla circolazione). Nel frattempo, proprio per il problema della mancanza del digitale, il cinema è chiuso. O meglio, è aperto (la gestione di Distretto Cinema, ormai scaduta, è stata prolungata ancora per un mese) ma non può ospitare alcuna prima visione. Verrà utilizzato per le manifestazioni comunali (ha ospitato proprio in questi giorni le proiezioni di alcuni film nell'ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria) e per eventuali iniziative organizzate da Distretto Cinema (teatro o retrospettive o simili). Approfittando di questo periodo di utilizzo “a mezzo servizio”, il Comune ha deciso di investire per far sparire finalmente quell'inguardabile moquette dal pavimento del Gobetti. Al suo posto, è stata scelta “una soluzione in resina” spiega il sindaco Dallolio, “ovviamente ignifuga. Inoltre abbiamo dato disponibilità per una messa a punto generale della struttura”.   La situazione, dunque, potrebbe e dovrebbe sbloccarsi a breve. Restano però molti dubbi, avanzati anche dalle minoranze in consiglio comunale (dall'Udc al Movimento 5 Stelle al Gruppo Misto di Carosso e Olivero), sulla bontà della scelta del Comune di investire su una struttura che fatica a competere concorrenzialmente con le multisala torinesi e settimesi. Non avrebbe avuto più senso fare un ragionamento diverso, usando la struttura per dare un servizio alternativo a quello del cinema?, si chiedono i consiglieri. La maggioranza (Partito Democratico e Italia dei Valori), però, ha fatto la sua scelta: “Abbiamo deciso di puntare sulla cultura, di investire su un polo che può diventare qualcosa di importante per San Mauro” ha spiegato Donatella Guarraci, consigliera Idv.
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