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29 Gennaio 2014 - 09:58
Giovedì sera il salone Gianni Rodari ha ospitato un incontro che per la prima volta ha visto riuniti tutti i comitati ed i gruppi di cittadini nati in questi ultimi ai per contrastare una serie di mostri ambientali, dalle antenne per la telefonia mobile alle discariche fino agli inceneritori. La serata è stata convocata dal cosiddetto " Comitato per la tutela della nostra salute, dell'ambiente ed il futuro dei nostri figli" formatosi a Romano contro l'installazione di un ripetitore in frazione Cascine. Presenti più di 40 persone, tra i rappresentanti dei diversi paesi dove sono esplose le battaglie: Villareggia (contro l'installazione di un palo per la telefonia mobile in zona residenziale vicino al campo sportivo e alle scuole), Lessolo (dove le compagnie telefoniche hanno presentato addirittura una decina di richieste), Samone (dove si erano affacciate le ipotesi di un ripetitore in mezzo al paese e poi di un impianto di pirogassificazione), Scarmagno (contro l'antenna vicino alla scuola primaria ma anche contro i rischi legati alla riconversione del sito Olivetti, dove in passato fu pensato di piazzare una discarica e poi un inceneritore) e poi Montanaro (per fronteggiare l'emergenza smarino, lo smaltimento di materiale di scavo proveniente dalla Tav della Vallesusa contenente amianto e uranio) e Torrazza (dove è gravissimo l'allarme discarica a cui si accostano le opposizioni alla centrale a biomasse in frazione Goretta) e poi ancora il Movimento Valledora (formato da comitati ambientalisti delle province di Biella e Vercelli) che si occupa di sensibilizzazione e informazione. Attualmente, come hanno evidenziato i suoi rappresentanti, esiste già un coordinamento di dieci comitati (Restiamo Sani di Montanaro, Movimento Ambientalista Chivassese, Comitato di Mazzè, Movimento Valledora, Movimento Salviamo la Nostra collina di San Sebastiano Po, Comitato Terra Sana, Comitato Villareggia, Coordinamento Ambientalista Torrazzese, Gruppo Celeste Ambiente Pasquale Cavaliere di Foglizzo, Circolo Legambiente Chivasso, Circolo Legambiente Basso Canavese, Coordinamento No Tang Est). La proposta è di riuscire ad estendere la partecipazione all'eporediese in modo da dare una voce forte ai cittadini. “Il motivo – ha sottolineato il Comitato di Montanaro – per cui le aziende scelgono i piccoli paese è che la popolazione è numericamente ridotta ma se uniamo i Comitati possiamo dare più forza alle nostre ragioni“.
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