Qualcuno in realtà nei giorni scorsi se lo era chiesto come mai non si fosse più saputo nulla della Genco, la società che avrebbe voluto costruire un iperstore di Novacoop in corso Nigra angolo Via di Vittorio. Eccolo accontentato. E' arrivata infatti tra ieri e oggi una lettera aperta, che è quasi una supplica, firmata da Valter Martinetti, titolare della Genco e inviata a tutti i consiglieri comunali e agli assessori. Capita oggi non a caso, considerato che domani il consiglio comunale discuterà proprio del Prg. La pubblichiamo in anteprima. Eccola Lettera aperta al Sindaco di Ivrea Entro il 28/02/2020 il Comune di Ivrea dovrebbe recepire dalla Regione i vincoli e le normative dettate dal Piano Paesaggistico Regionale. Il sottoscritto Valter Martinetti, in qualità di amministratore unico della Genco S.r.l., società proprietaria di un’importante area ubicata nel centro cittadino consistente in circa 14.000 mq direttamente in faccia alla stazione ferroviaria ed in prossimità di quella che è area di interesse UNESCO, inoltra la presente lettera aperta con la quale riporta le seguenti osservazioni: a) a parere dello scrivente, l’Amministrazione Comunale dovrebbe attivarsi per concordare con la società proprietaria una destinazione d’uso condivisa e progettualmente attrattiva per entrambi (Comune e società privata proprietaria, rendendosi oggettivamente consapevoli delle condizioni REALI del mercato attuale senza preclusione di concetto basate esclusivamente su approcci emozionali slegati completamente dalla realtà oggettiva). Il perdurare dell’inerzia dimostrata negli ultimi anni dall’Amministrazione Comunale, basata principalmente sulla paura del cambiamento potenziale indotto dall’insediamento di un negozio di medie dimensioni, causerà esclusivamente l’abbandono di fatto di tali aree generando degrado urbano al posto di rivitalizzazione. In caso contrario può accadere che la società proprietaria dell'intera area, accorpato a seguito di notevoli esborsi economici, rinunci ad essere collaborativa con queste eventuali conseguenze: b) Su lato Nord EST (fronte stazione e Via Torino) gli edifici esistenti costruiti intorno all’inizio del 1900, in parte già inutilizzati da decenni, diverranno ulteriormente pericolosi con crolli incrementali (come già avvenuto nei mesi recenti con parziali distacchi delle lastre di marmo che ricoprono la facciata), con fortissimi impatti negativi sulla circolazione viaria e pedonale di Cso Nigra/Via Torino. Alcune parti interne dei fabbricati, non disponendo più di tetti mantenuti, subiscono da anni infiltrazioni di acqua, accelerando così il processo di deterioramento delle strutture e rendendo i solai ed i fabbricati nel complesso pericolanti, inagibili e pericolosi. Questo processo di deterioramento è in corso da decenni, con abbandoni incrementali da parte dei commercianti presenti nella zona, attivando una spirale negativa incrementale che determina l’abbandono delle strutture da parte dei commercianti che si spostano in altre parti, mancati ricavi da parte dei proprietari che non riescono così a mantenere i fabbricati in condizioni decorose eccc. Giova ricordare che il progetto presentato ormai nel lontano 2017 dalla società Genco srl che mi pregio di Rappresentare, inerente la ristrutturazione urbanistica della zona ricompresa tra la via Di Vittorio e Cso Nigra (al tempo ricadente in buffer zone della perimetrazione UNESCO ed in seguito alla modifica delle perimetrazioni, senza alcun avviso da parte del Comune né adesione da parte dei proprietari delle aree, Olivetti spa in precedenza e Genco srl attualmente, è stato spostato da BUFFER zone a CORE zone), le posizioni e le destinazioni di TUTTI i percorsi progettati, ciclo pedonale di collegamento tra il fronte stazione e pedonale tra il fronte dell’asilo Olivetti ed il fabbricato denominato “la nave”, erano stati condivisi con l’Amministrazione Precedente. Nella progettazione depositata è stata prevista la realizzazione di un ingresso rivestito in marmo verde locale e denominato PORTA VERDE, con funzioni evidenti di richiamo e di ingresso per il camminamento realizzato all’interno delle nostre proprietà e creato ex nuovo lungo il confine sud, di collegamento tra il fronte stazione e l’asse di via Jervis, rientrante tra le opere oggetto di realizzazione a spese della proponente e ceduto all’Amministrazione. Il progetto depositato era una REALE iniziativa che aveva trovato nella NOVACOOP un soggetto realmente interessato all’insediamento con la sottoscrizione del contratto vincolante con la proprietaria delle aree e proponente, NON era un mero esercizio di fantasia da verificare nell’attrattiva verso il mercato. L’insediamento della NOVACOOP (realtà completamente piemontese) in centro alla città, avrebbe tra le altra cose generato 80 nuovi posti i lavoro, in un periodo storico nel quale la crisi si insinua sempre più in profondità nelle pieghe sociali. Inoltre, da un verifica recente eseguita dallo scrivente in forma privata inoltre, anche il condominio denominato Le Torri, fabbricato realizzato negli anni 70 circa elevantesi per circa 30 mt di altezza, prospiciente le aree di proprietà della Genco srl ed ubicato lungo l’asse di via Di Vittorio, è stato fatto ricadere COMPLETAMENTE all’interno della CORE Zone UNESCO. Ovviamente anche in questo caso senza aver informato i proprietari e/o l’Amministratore del condominio, né ottenuto dai medesimi alcun tipo di manifestazione di interesse o adesione o autorizzazione, così come PRESCRITTO dalla normativa vigente in materia. Quanto fin qui riportato come breve riepilogo dei fatti avvenuti.Di seguito riporto invece le probabili involuzioni future che sicuramente si attueranno se proseguirà l’inerzia dell’Amministrazione Comunale in merito: • Sul lato NORD EST (Via di Vittorio) della proprietà GENCO srl, insiste Casa Molinario, fabbricato con struttura portante in pietra, attualmente inutilizzata a causa della vetustà dell’immobile e delle sue condizioni impiantistiche non più attuali, che nelle previsioni progettuali sarebbe stata oggetto di demolizione così da ottenere le superfici libere opportune per attuare l’ammodernamento delle aste viabili di Cso Nigra e via Di Vittorio, rendendole FINALMENTE congrue con le ambizioni internazionali della CITTA’ di IVREA derivanti dalla nomina UNESCO. Ora con la prospettiva che tutto rimanga nella situazione de quo, Villa Molinario rimane al suo posto rendendo irrealizzabile qualunque modifica e miglioramento viabile. Il fabbricato non potrà far altro che degradarsi ulteriormente (i costi di un’eventuale ristrutturazione sono troppo alti per adeguarlo alle normative in vigore e consentirne il riutilizzo), al punto che a breve la proprietà sarà obbligata ad attuare delle determinazioni per renderla inagibile e ridurre le imposte patrimoniali gravanti (IMU ecc). • I parcheggi presenti nelle aree di via Di Vittorio e che sono nella nostra disponibilità (circa 380 posti) temporaneamente utilizzati ad uso esclusivo dalla società Icona srl, saranno resi indisponibili all’utilizzo entro la fine del corrente anno. Anche la scala monumentale che mette in comunicazione il parcheggio con Via Jervis, utilizzata anche per il collegamento con il percorso MAAM che dall’Asilo Olivetti raggiunge la Nave, verrà chiusa entro la fine dell’anno corrente. Quanto indicato a causa della non sostenibilità del rapporto costo/beneficio delle proprietà attuali e degli oneri patrimoniali indotti dalle normative in vigore. Da parte dello scrivente, rimane un totale mistero come il riordino completo dell'area, con adeguamento degli assi viabili perimetrali (Via Torino e Via di Vittorio), con la realizzazione di parcheggi in parte asserviti alla struttura commerciale, ma di uso pubblico e la cessione di 100 parcheggi alla città di Ivrea, possa non generare un interesse REALE nell’Amministrazione Comunale, al punto di abbandonarsi all’inerzia di DELEGARE a terzi (Unesco, Icomos, Regione ecc) la progettualità del PROPRIO FUTURO e del PROPRIO TERRITORIO. Rimango tutt’oggi seriamente sconvolto del fatto CHE TRASCORSI BEN 30 mesi dal deposito ufficiale del progetto presso l’UT comunale, NON SIA STATA PORTATA IN CONSIGLIO COMUNALE in forma ufficiale la discussione del merito, ma sia stata tenuta nelle stanze tecniche così da NON permetterne una seria ed approfondita discussione politica di indirizzo. Rilevo però che la corrente amministrazione si è attivata informalmente con diversi incontri ufficiosi, convocando il sottoscritto ed alcuni rappresentanti della società interessata ad insediarsi. Non cambia però la sostanza dell’attività amministrativa, in quanto NESSUN atto ufficiale è stato ad oggi iscritto agli ordini del giorno della Giunta e/o del Consiglio Comunale per formalizzare una determinazione in merito. Se l’adeguamento del PRG comunale al Piano Paesaggistico Regionale, venisse a far decadere definitivamente ed in maniera tombale il progetto presentato, potrebbe generare il sospetto che gli Amministratori Comunali non abbiamo capito la realtà di Ivrea. L’indirizzo nazionale sbandierato da anni inerente l’opportunità di interrompere il consumo di suolo agricolo ai fini edilizi, stimolando il concentramento delle risorse nel rinnovamento di aree esistenti già urbanizzate mediante la loro riqualificazione, viene COSTANTEMENTE DISATTESO in quanto è storicizzata l’estrema difficoltà che i costruttori edili incontrano nel caso provino ad attuare tale indirizzo. La storia amministrativa del progetto della Genco srl ne è l’ennesimo caso lampante. Il progetto è stato sviluppato COMPLETAMENTE su superfici fondiarie fortemente urbanizzate e rese impermeabili da decenni, prevedendone la riqualificazione anche mediante il ripristino delle funzionalità drenanti. La città di Ivrea, a mio parere, deve essere capace di fare i propri interessi e agire nell'ottica di salvaguardare l'insieme del proprio territorio. Opero nel settore dell’edilizia da ormai oltre 50 anni, prevalentemente nel Canavese ed ho promosso numerosi interventi anche nel territorio del Comune di Ivrea. Sono certo che questa bellissima Città disponga di tutte le capacità tecniche, amministrative ed umane per determinare autonomamente il proprio futuro e gestire il proprio presente. Auspico che questa mia “lettera aperta” venga recepita con lo spirito e le intenzioni corrette e che sia da stimolo verso l’attivazione di una seria e responsabile discussione ufficiale in merito alla proposta depositata dalla società che mi pregio di rappresentare. Confermo la disponibilità mia, della società e dei tecnici che hanno redatto il progetto definitivo depositato, a partecipare ad incontri di approfondimento con i Consiglieri Comunali, così da permettere a tutti i soggetti interessati, di approfondire il progetto in tutte le sue parti. Distinti saluti. Ivrea, lì 20/01/2020 GEN.CO. s. r . l .Martinetti Valter
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