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LEINI. Bar chiuso per 15 giorni Era frequentato da alcuni pregiudicati

LEINI. Bar chiuso per 15 giorni  Era frequentato da alcuni pregiudicati

Il bar “Oasi” di piazza I Maggio a Leini nella mattinata di lunedì 18 novembre è stato chiuso dai carabinieri per quindici giorni, ovvero fino al prossimo 3 dicembre compreso, su ordine del questore di Torino, per violazione dell’articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Durante diversi controlli, ripetuti nel tempo, i carabinieri hanno riscontrato la presenza di clienti pregiudicati all’interno del bar. Compreso nell’ultimo, avvenuto poche settimane fa. Ma anche di diversi episodi di risse e aggressioni nell’area antistante il bar e sempre fra clienti dell’esercizio pubblico. Di qui i sigilli alle porte e l’avviso di chiusura dell’attività, applicato alla porta del locale dalla titolare.

Lo staff del bar, nei giorni scorsi, ha scritto un post su Facebook, per commentare questa vicenda: “Abbiamo atteso per scrivere questo post per poter essere a mente fredda e poter analizzare la situazione in maniera più lucida. Partiamo dal fatto che noi, come Oasi Bar, non siamo nessuno per giudicare le persone. E se i clienti si presentano da noi con educazione e gentilezza sono tutti ben accetti. Se qualcuno ha sbagliato nella sua vita, e ha pagato per i suoi errori, per noi sono persone come tutte le altre. Senza discriminazione alcuna. Il punto, però, è un altro: non si può dare a noi la responsabilità di dover allontanare determinate persone quando c’è qualcuno pagato per fare questo. E’ la procura che deve dare una diffida dai luoghi pubblici alle persone che loro ritengono poco idonee a non frequentare bar, ristoranti, locali pubblici. E non dei semplici baristi quali noi siamo. Facciamo il nostro lavoro con amore e dedizione. Ci piace quello che facciamo e riteniamo il provvedimento preso nei nostri confronti esagerato e lesivo. Perché soltanto nei confronti di chi ogni mattina si alza alle 4 per offrire un servizio a tutti i clienti. Non arriveremo mai a chiedere il casellario dei precedenti penali ai nostri clienti. Continueremo come abbiamo sempre fatto e ci rialzeremo anche dopo questa ingiustizia fatta a delle persone che lavorano, non a pregiudicati. Con questo vi ringraziamo per l’attenzione e vi aspettiamo più carichi di prima!!!”.

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