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IVREA. Cosa sanno i cittadini del carcere?

IVREA. Cosa sanno i cittadini del carcere?

Come preannunciato, l’associazione AVP d’Ivrea “Tino Beiletti”, la scorsa settimana, in sala Santa Marta, ha presentato il Progetto “Carcerati Cittadini” che si tradurrà in un lavoro statistico sulla conoscenza che i cittadini hanno del carcere di Ivrea.  Molto più semplicemente un questionario on-line (all’indirizzo www.avpivrea.it) o cartaceo da consegnare ai volontari con  domande sul diritto allo studio, al lavoro, sulla pena preventiva e rieducativa, su un mondo e su argomenti, insomma, di cui spesso si sente parlare, ma non sempre se ne parla a ragion veduta.

Oltre ai volontari AVP, alla conferenza hanno partecipato alcuni giornalisti, amministratori pubblici e imprenditori particolarmente vicini alla campagna di sensibilizzazione. “Grazie a tutti coloro che sono intervenuti”  ha commentato il presidente Giulio Tassi mostrando i lavori  di alcuni detenuti (origami, manufatti del laboratorio “Scacco... maglia” ecc).

Al tavolo dei relatori anche Marilena Pola, molto attiva nel mondo della scuola, Paolo Balbi, project manager del progetto e Silvio Salussolia redattore della rivista “Alba”.

“La nostra consapevolezza - commenta Giulio Tassi - è che la cittadinanza non ha la pressochè minima conoscenza delle dinamiche della carcerazione e del forte impatto economico e sociale della Casa circondariale d’Ivrea. La considerazione, gli atteggiamenti ed i comportamenti che si assumono nei confronti dei carcerati sono infatti in genere tali da escluderli poi, da un loro reinserimento. Una visione diversa esiste ed è quella di vedere anche il detenuto come una risorsa e non solo una minaccia permanente che per esperienza vissuta può produrre anche risultati a dir poco sorprendenti. Per questo è stato predisposto un questionario anonimo destinato alla popolazione eporediese, per conoscere l’orientamento, la conoscenza e nel contempo attivare una maggiore consapevolezza sulla questione carceraria. L’elaborazione dei risultati darà un quadro  più preciso per poter meglio intervenire ed operare a favore dei cittadini tutti, compresi i carcerati.

L’associazione

L’Associazione Volontari Penitenziari, nata nel 2011, continua la presenza e l’attività di operatori volontari iniziata nella Casa Circondariale di Ivrea, negli anni settanta. Una presenza silenziosa, ma ormai insostituibile, che offre alle persone private della libertà un aiuto concreto, che si compie nelle varie forme di solidarietà previste dalla riforma penitenziaria del 1975.

E si va dalla fornitura di beni per l’igiene personale e di indumenti, alla gestione di una serie di attività ludiche, ricreative, scolastiche, culturali e formative con attività sul territorio. Infine anche una rivista “Alba” che è una finestra vera e propria sempre aperta su questo mondo.

I volontari cercano anche di costruire e tenere viva la necessaria relazione tra la città e coloro che vivono nel carcere.

E per chi ne volesse sapere di più la sede si trova al civico 6 di piazza Castello

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