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San Mauro, il valzer dell'assessore fa tremare il Pd

San Mauro, il valzer dell'assessore fa tremare il Pd

Il segretario Gabriele Cottino

Non si sono presi a botte, questo no. Ma solo perché le “botte”, in casa Pd, sono state verbali. Nel direttivo di venerdì 10 i toni si sono accesi fino ad arrivare ad uno scontro frontale senza esclusione di colpi. Voci, ma sono solo voci, dicono che il segretario Cottino sia stato oggetto di pesanti attacchi, al limite dell'insulto. Altre voci parlano di alcuni iscritti allontanatisi dal direttivo per protesta contro la veemenza degli interventi. Ma capiamo meglio la situazione. C'era da decidere, nel direttivo di venerdì, chi proporre al sindaco per il ruolo di assessore, per riempire quel vuoto lasciato da Proietti ormai tre mesi fa. Proprio sul nome, o meglio sulla “rosa” di nomi, il partito si è spaccato in due tronconi. “Macché spaccature, si tratta di normale dialettica democratica all'interno del partito” hanno minimizzato i più, tra cui anche il segretario Cottino. Dialettica democratica forse sì, normale neanche tanto. “Era da tempo che non si vedeva un direttivo così acceso” fanno trapelare in presenti.   Due Pd a San Mauro? Sfumature a parte, resta il fatto che oggi come oggi ci sono due Pd a San Mauro: o meglio, ci sono due differenti letture che lo stesso Pd dà della situazione sanmaurese. Entrambi gli “schieramenti” sono consapevoli che sia necessario cambiare passo. In paese, il gradimento di Dallolio e della sua giunta non è certo a livelli sensazionali. Ci si divide però sul metodo: da una parte c'è chi sostiene che si debba cogliere questa occasione (l'ultima, a meno di ulteriori scossoni) per dare una sferzata agli assessorati, magari cambiando qualche pedina o comunque redistribuendo le cariche (loro non vogliono più sentir parlare di correnti, ma, sarà un caso, la maggior parte sono cuperliani). Dall'altra, invece, (e qui ci sono renziani e civatiani, anche se non dovremmo proprio più parlare di correnti) c'è chi sostiene che altri stravolgimenti, a poco più di due anni dalle elezioni, sarebbero solo deleteri per il partito e per la giunta: chi c'è già, faccia il massimo da qui al 2016.   Il direttivo sceglie Merola... Finita la turbolenta fase “dialettica”, gli iscritti sono stati chiamati a votare. Il nome vittorioso è stato quello di Rosalba Merola, consigliera e presidente della commissione istruzione. La “mozione Merola”, sostenuta dal “nuovo Pd” sanmaurese (tra cui Giovani Democratici e membri del comitato renziano), ha prevalso di poco sull’altra mozione, quella favorevole alla “rosa di nomi”. Lasciando, di fatto, parecchi scontenti. “Ma il voto del direttivo è sovrano”, hanno commentato tutti. Dunque, la palla è passata al sindaco Dallolio. Il Pd ha proposto Merola: Dallolio non ha nemmeno preso in considerazione “l’offerta”.   ...ma Dallolio rispedisce al mittente Non è un mistero il fatto che il sindaco sia infastidito dalla situazione. Aveva chiesto al partito una rosa di nomi tra cui scegliere, e quelli si sono presentati con un nome solo. “Bella possibilità di scelta”, avrà pensato Dallolio. E infatti, ha rispedito tutto al mittente. “Avevo chiesto una rosa tra cui scegliere, con un nome solo cosa posso fare? Ho invitato il segretario a riproporre la discussione al partito”. A questo punto, in lizza per l’assessorato tornano di prepotenza i vari Morvillo, Del Sonno, Scippa: i nomi già emersi nell’ultimo direttivo. Sembra improbabile che la decisione finale ricada nuovamente su Merola. Se fosse lei il nome giusto, si sarebbe potuto chiudere la questione già in questi giorni. E invece la discussione continua. Con conseguenze difficili da prevedere. Non è nemmeno da escludere un rimpasto che coinvolga più assessorati. A saltare potrebbe essere Marino Reymondet, mai entrato in modo incisivo nei meccanismi della giunta. Ma anche Arborea (Idv) e Gilardi potrebbero rientrare nella centrifuga di deleghe. Nel frattempo, si vocifera che i più lungimiranti pensino già ad un “dare e avere” con la lista civica di San Mauro Domani...Che sia questa l’occasione per mettere la famosa “prima pietra”?
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