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MONCALIERI. Morto in sala attesa ospedale: parroco, auspico seria indagine

MONCALIERI. Morto in sala attesa ospedale: parroco, auspico seria indagine
"È giusto pretendere una verità oggettiva per evitare le speculazioni. Spero che sia fatta una seria indagine di quello che è avvenuto all'ospedale". Così don Ruggero Marini, parroco di La Loggia (Torino), sulla vicenda di Giuseppe Ramognino, l'agricoltore 78enne morto nella notte tra l'1 e il 2 maggio nella sala d'aspetto del pronto soccorso dell'ospedale Santa Croce (Moncalieri), dove è rimasto per ore su una serie a rotelle. La vittima aveva condotto una vita riservata in solitudine accumulando molti beni. "Queste vite e queste morti sono da un lato provocazioni, dall'altra proposte su cui la comunità deve interrogarsi - dice Marini - In tanti chiacchierano sulla ricchezza di Giuseppe e sul suo stile di vita, lontano da tutto e da tutti. C'è da chiedersi come mai si fanno queste scelte. Sarebbe importante fare una riflessione serena, senza cercare colpevoli e senza superficialità, tenendosi lontani dallo sciacallaggio. In un mondo in cui si ostentano i soldi e le apparenze - continua il parroco di La Loggia - queste tragedie, che parlano di solitudine, dovrebbero invitare le comunità a fermarsi. Il rischio è che questi casi aumentino. Io ho convocato il consiglio pastorale per riflettere su questo caso perché, quando si arriva a queste tragedie, siamo tutti chiamati in causa. E invito i famigliari ad avere un atteggiamento serio e responsabile".
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