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Per un Paese da Vivere apre la campagna elettorale

Per un Paese da Vivere apre la campagna elettorale

La campagna elettorale entra nel vivo e durante un recente incontro pubblico al Mulino di Cascine il gruppo di minoranza "Per un paese da vivere" ha fornito tutto un elenco di motivi per dire ai cittadini che è tempo di "mandare a casa quest'Amministrazione Comunale". Lo ha affermato Stefano De Bei, candidato Sindaco alle prossime elezioni, con Andrea Peruzzi ed il supporto tecnico di Annamaria Marinaci.

In primo luogo puntano il dito sugli investimenti onerosi (operati attraverso contributi a pioggia alla società Tmc) a favore del centro storico e a scapito della frazione. Altrettanto infiammate le critiche sulla "carenza di trasparenza e la difficoltà di accesso agli atti". "Quest'Amministrazione – sottolinea De Bei – dovrebbe avere la coerenza di organizzare riunioni spiegando perchè, per esempio, si aumentano le tasse. La cosa che ci irrita è che non danno risposte, cercano di metterci contro i dipendenti comunali scariscando le responsabilità su di loro".

Molti gli esempi. "Gli atti relativi alla Tares – ricorda "Per Un Paese da Vivere" – sono stati rinviati a successivo Consiglio Comunale perchè mancava il parere del revisore dei Conti ed è stata presentata soltanto una delibera sulle tre necessarie (quella relativa al Regolamento, assenti invece il Piano Finanziario e il Piano Tariffario). Per non parlare del Regolamento per le antenne. L'incarico al tecnico è costato 4500 euro. Siamo andati a cercare ed abbiamo scoperto che era una perfetta copia del Regolamento di Montanaro. Un'altra delibera, che riguardava l'accorpamento della Polizia Municipale con Scarmagno e Perosa, recava la dicitura che la conferenza dei servizi doveva essere presieduta dal Sindaco di Azeglio!".

Altro punto dolente è il contratto per la gestione del bar di piazza Bachelet, scaduto da ben un anno tanto che De Bei ha ventilato il ricorso contro l'Amministrazione per danno erariale. "Dopo le nostre contestazioni in Consiglio Comunale abbiamo avuto una lettera retordatata– sottolinea Peruzzi – in cui il gestore (cugino del Sindaco) proponeva la metà rispetto al canone e l'Amminsitrazione accettava per una maggioranza di 250 euro euro. Ma non c'è un contratto nè una delibera di Giunta. Andava fatto un bando. Ma nessuno di loro sa niente, nemmeno gli errori vedono!".

Ancora più ruvido l'ex Sindaco Antonio Conto: "si possono avere idee politiche, programmi diversi, va bene la battaglia sulle idee ma non una battaglia sulla legalià nè si può permettere di mandare il Comune in dissesto".

E poi c'è la recente polemica per la Protezione Civile. "Vergognoso – sottolinea Peruzzi – che l'Assessore Porrini si scagli contro il gruppo. Abbiam fatto stralciare, in Consiglio, una clausola che prevedeva di dare voti ai volontari!".

"Questo – chiosa De Bei – è un modo di fare completamente diverso rispetto al nostro: noi di Per un Paese da Vivere continuiamo, da cinque anni, ad incontrarci ogni settimana, ci confrontiamo, esaminiamo atto per atto. Sarà battaglia dura. Ma ci abbiamo messo la faccia per cinque anni e siamo disposti a farlo ancora".

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