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06 Ottobre 2018 - 17:35
Il palazzo comunale si sta svuotando. Sono sette gli impiegati comunali andati in pensione negli ultimi anni. Parliamo di colonne portanti della macchina amministrativa, l’ossatura del Comune. Impiegati assunti negli anni Settanta che ora hanno raggiunto l’età della pensione. L’ultimo di questa lunga lista è l’architetto Valter Dassetto, capo dell’ufficio tecnico del Comune di Montanaro da 43 anni, artefice dei grandi progetti realizzati in paese in questi anni. L’ultimo?
Il restauro dell’ex casa comunale. Un’opera che l’architetto ha visto terminare ma che potrà inaugurare, tra due settimane, ormai da pensionato.
Sabato in Comune si è tenuta la festa organizzata da Dassetto per gli ultimi saluti.
Un rinfresco al quale sono intervenuti anche gli ex colleghi, quelli andati in pensione prima di lui.
Tra questi anche Patrizia Brusaschetto, storico capo dell’ufficio Ragioneria, in Comune per più di 40 anni: dal 1974 al 2015.
“Il prossimo mese perderemo un’altra dependente - spiega il sindaco Giovanni Ponchia -. Si tratta di Carla Gervasio. Era la segretaria di Dassetto. Un altro pezzo da novanta che se ne va”.
Più di un anno fa, nel giro di pochi mesi, il Comune aveva perso entrambi i cantonieri trovandosi in un momento di grande difficoltà. Ad oggi ne è stato sostituito solo uno, aiutato da un altro dipendente assunto dall’Asl con contratto Par-time.
Ne verrà assunto prossimamente un altro.
Il posto dell’architetto Dassetto, invece, è stato preso dall’ingegner Viviana Peruzzo che prima si occupava solo di edilizia privata. E’ lei, ora, il capo dell’ufficio tecnico. Verranno, inoltre, assunti a breve due geometri.
“Abbiamo fatto ricorso alla procedura di mobilità - spiega Ponchia -. Se non andrà a buon fine attingeremo dalle graduatorie degli altri Comuni di Città Metropolitana.
Se non si dovesse riuscire neppure in questo modo dovremo indire un concorso. In questo caso, però, le procedure di assunzione si allungherebbero di molto.
Sono fiducioso di poter risolvere la questione in tempi rapidi. Brandizzo e Leinì hanno appena indetto un concorso. Spero di riuscire ad attingere dalle loro graduatorie”.
Resta vacante ancora un posto da impiegato amministrativo che verrà coperto al più presto sempre con le solite modalità: ricorso alle procedure di mobilità o graduatorie di altri comuni.
Ma l’esodo non è certo terminato. “Purtroppo no - allarga le braccia Ponchia - è già previsto che nei prossimi due anni andranno in pensione altri due dipendenti storici”.
In attesa del tourn-over il Comune si ritrova ad essere sotto organico: “Attualmente abbiamo 25 dipendenti - spiega Ponchia - invece di 31. Ma non è il numero in sé a spaventarmi. Un po’ per volta verranno tutti reintegrati. Il vero problema è il bagaglio di esperienza che una pubblica amministrazione perde in questo modo.
Perdendo una fetta così importante di dipendenti nel giro di pochi anni, manca quel tempo necessario ad un passaggio di consegne che renderebbe tutto più facile”.
L’altro aspetto della mediaglia, però, è che, pur perdendo di eperienza e competenze già acquisite, la macchina comunale potrà contare su forze nuove e rinnovate energie. Un valore aggiunto non trascurabile.
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