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26 Settembre 2018 - 15:40
Riutilizzare significa difendere l’ambiente dagli sprechi e dai rifiuti. La prima edizione del Festival del Riuso, inaugurato sabato mattina 22 settembre nei locali del “Mercatino dell’Usato” di via Regio Parco 96, ha sancito un nuovo modo di condividere gli eventi sul territorio. Il Mercatino dell’Usato ha messo a disposizione la sua area del parcheggio interno per far esibire le associazioni del territorio, come i musicisti di mySound (con il presidente Giacinto Buttigliero sempre in prima fila), e altre realtà artistiche, come Settimo Circo presieduto da Alessandra Cavallini. I quadri di Benedetto Bonaffini, esposti nelle corsie del mercatino e all’ingresso, e le dimostrazioni di Reiki della palestra di Iron Life hanno completato un panorama di esperienze messe a disposizione dei visitatori. A causa di problemi tecnici, non si è svolto il corso di cucina creativa di Jacques Provenza ma in futuro sarà un argomento da riprendere per imparare ad usare tutto il cibo acquistato, senza sprecarlo.
Sabato mattina, dalle 10 alle 11, l’esperto in meteorologia e consulente finanziario Elvio Bertone ha persino snocciolato dati ed aneddoti legati all’economia che cambia in funzione dei mutamenti climatici. Due giornate per insegnare il valore e la ricchezza prodotta dal riuso. E quando si parla di buone pratiche, non poteva mancare il gazebo di Legambiente, di Gianni Ronchetti. “Le persone possono dare un’altra vita agli oggetti usati – dice Giorgio Genotti, titolare del Mercatino dell’Usato di via Regio Parco – . La nostra selezione permette ai clienti di poter acquistare oggetti di qualità e al prezzo giusto. La merce viene messa in conto vendita: quando viene venduta, il proprietario riceve la sua parte. Oggi ci sono anche delle app per i cellulari, per avere un monitoraggio in tempo reale. Dopo sessanta giorni, se l’oggetto o il vestito non viene venduto, viene messo in offerta”. E’ un modo per far girare l’economia senza intasare le discariche con mobili, elettrodomestici oppure vestiti ancora in perfetto stato. Esiste anche un’area intitolata “Usato firmato”, allestita come una boutique. “Questo è un festival del benessere – continua Genotti – perché svuotare casa, fa recuperare spazio e fa star bene. Abbiamo chiesto alle associazioni settimesi di partecipare e la risposta è stata positiva. L’arte, il movimento e la musica contribuiscono al benessere”. Ma il Mercatino dell’Usato piace ai settimesi? “Siamo qui da sette anni e siamo in crescita continua – conclude Giorgio Genotti - . Questo è un festival che coinvolge tutti i Mercatini dell’Usato in Italia, ma per noi è stato anche bello, in questa occasione, stringere accordi e consolidare amicizie con tante associazioni settimesi”. Il riuso fa bene, all’uomo e all’ambiente. E al futuro di tutti.
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