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05 Luglio 2018 - 15:25
Migranti o Migratori è l’ultima opera dell’artista sanmaurese Orazio Geraci. Il dipinto murale, come preferisce definirlo l’autore, è stato realizzato nel Centro di Accoglienza per richiedenti asilo della Cooperativa Versoprobo di San Mauro Torinese in Via IV Novembre 67.
La natura della collaborazione tra Geraci e il centro ci viene rivelata dalla vice-coordinatrice Giulia Poma “Orazio ha iniziato come volontario mettendosi a disposizione sin dall’apertura del centro, insegnando ai ragazzi le prime parole di italiano e aiutandoli a localizzarsi dal punto di vista geografico in quanto molti di loro, mi racconta, giacché io sono in questo centro della nostra cooperativa dal 2017, non sanno neanche di essere in Italia.” L’opera, di quasi tre metri quadri, è stata realizzata nella sala comune del centro. Sul perché il pittore abbia deciso di creare il dipinto è lo stesso Geraci a spiegarlo: “Nel contesto della mia presenza nel centro ho pensato di decorare alcuni ambienti per renderli più piacevoli. Ho fatto tre bozzetti e quasi all’unanimità (i ragazzi ospiti del centro e gli operatori della cooperativa) hanno deciso quello in parete. Il titolo Migranti o Migratori porta in se parte del messaggio dell’opera ”I migratori dovrebbero essere prevalentemente gli uccelli ma non c’è una differenza sostanziale con i migranti se non ché per taluni i confini non ci sono per gli altri invece sono presenti. Gli uccelli infatti non hanno il passaporto quando volano da una parte all’altra”. I contenuti che il dipinto si muovono su due direttrici: una didattica, per i ragazzi del centro, e l’altra sul messaggio personale dell’autore. La presenza di Superga “Che identifica il luogo geografico dove sono i ragazzi attualmente“; dello Stivale “L’Italia con i colori della bandiera servono per memorizzarne la forma ed associarne i colori” e della Sicilia “Oltre ad essere io stesso siciliano rappresenta la punta più avanzata, con Lampedusa, dell’ingresso in Europa”, vogliono offrire ai ragazzi un punto di riferimento geografico come lo è per i samnauresi e per i torinesi la stessa Superga. Il messaggio che Geraci vuole trasmettere è invece raffigurato da alcune rappresentazioni. L’Angelo e la Farfalla, per rappresentare il viaggio dei migranti “La farfalla porta con se un doppio significato: quello del volo e il viaggio del migrante. Corpo da umano e ali che ricordano la forma dell’Africa”; le Sfere “Quella in alto rappresenta un mondo dove coesistono una figura bianca e una nera. In quella sottostante invece c’è un embrione di color cioccolato che dovrebbe essere il risultato dell’incrocio”; L’Africa che si incunea dentro l’Italia come per creare un unico continente non diviso dal mare e il Veliero. Ma è lo stesso Geraci a riportare il discorso su un piano più leggero “Come pittore dico che per prima cosa la pittura deve essere piacevole. Poi ognuno gli da il significato che vuole. Bisogna sempre ricordarsi che è un po’ di colore in un muro e quindi cerco di renderlo piacevole con i colori che ci metto”.
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