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12 Giugno 2018 - 18:40
Il parco dove il cane di Di Leva e Ciocatto è stato avvelenato
A Venaria c’è qualcuno che si diverte ad avvelenare i cani. Questa volta, per fortuna, la storia ha avuto un lieto fine, anche se i proprietari, Alessandro Di Leva e Sara Ciocatto, la scorsa settimana hanno dovuto passare ore interminabili di paura e tensione.
Tutto per colpa di un “qualcosa” che il loro cane, uno Staffordshire bull terrier, ha ingerito nella zona verde prospicente la chiesa di San Francesco, tra corso Papa Giovanni XXIII, via Leonardo da Vinci e piazza De Gasperi.
“Appena l’abbiamo visto stramazzare al suolo, iniziando a vomitare, l’abbiamo portata d’urgenza dal veterinario. Per fortuna le ha salvato la vita, proprio perchè non abbiamo perso tempo. Ma abbiamo avuto grande paura. Anche perché lo stesso veterinario ci ha spiegato che quello era un principio di avvelenamento”.
La coppia è poi tornata indietro, per controllare se per terra nel giardino fosse rimasto un pezzo di quel “qualcosa”, utile per fare una analisi di laboratorio ed avere le idee più chiare su che cosa avesse mangiato quel cane. “Ma purtroppo non abbiamo trovato nulla. Quei giardini, complice l’erba che era alta, diventano un vero pericolo per qualsiasi tipologia di cane”.
Intanto in città torna la paura. Un anno fa, sono stati diversi i casi di avvelenamento o di bocconi avvelenati. Come nel giardinetto di piazza Montelungo, dove alcuni residenti avevano trovato dei pezzi di carne piuttosto sospetti, tant’è che avevano immediatamente allertato i carabinieri della stazione di Venaria.
I bocconcini di carne, si presume di pollo, erano sparsi in una buona parte del piazzale.
I militari ora hanno avviato le indagini del caso, anche se gli inquirenti ipotizzano possa essere del pollo lasciato da qualche residente della zona per nutrire i gatti randagi.
E, ancora prima, nel parco del Salvo d’Acquisto, un cane era morto nel giro di poche ore, dato che il boccone che aveva ingurgitato conteneva lumachicida, un prodotto chimico nocivo non solo per gli animali ma anche per i bambini o gli adulti.
Il cagnolino era tornato a casa dopo la passeggiata e si era subito sentito male, con spasmi muscolari, convulsioni e irrigidimento del capo e della colonna.
Portato d’urgenza dal veterinario, è morto poco dopo, tra la disperazione dei padroni.
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