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VENARIA. Polemica per il degrado

VENARIA. Polemica per il degrado

I calcinacci sono caduti in strada la scorsa settimana

La situazione preoccupa non poco. Perché in via Mensa ci sono diverse zone ancora non riqualificate e che potrebbero creare problemi da un momento all’altro. Proprio come è accaduto nella tarda serata di domenica 6 maggio, con i pompieri dovuti intervenire d’urgenza dopo il crollo di alcuni calcinacci dal tetto e dalla facciata del civico 25.

Proprio in quella via Mensa che venerdì 25 vedrà il passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia per quella che viene definita la “passerella” pre-partenza, visto che la gara ufficialmente vedrà lo start lungo la provinciale 1 delle Valli di Lanzo, subito dopo la rotatoria che porta a viale Carlo Emanuele e alla Reggia, o a via Stefanat, tanto per intenderci.

E se nel frattempo l’area continua ad essere transennata e l’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Falcone per un celere ripristino dei manufatti e la messa in sicurezza del palazzo continuano ad essere in vigore, le polemiche non mancano, così come le perplessità.

Hanno abbandonato tutto. C’era una delega al Centro Storico, che il sindaco Catania mi diede nel periodo in cui ho fatto l’assessore - commenta Rossana Schillaci, ora capogruppo di minoranza nel Pd - Poi hanno tolto la delega e abbandonato completamente il discorso legato al restyling di via Mensa. Le persone non sanno che il progetto della Fondazione Contrada è ancora in vigore”.

Già, perché la Fondazione aveva dato avvio ad un progetto per il restyling del centro storico che, diversi anni fa, aveva portato ad un investimento di 700mila euro.

E il progetto per il rifacimento delle facciate è ancora attivo con contributi a fondo perduto pari al 75% della spesa complessiva - spiega il sindaco Falcone - Ed è vantaggioso, perchè metà della spesa la si può detrarre dalle tasse, l’altro 50% viene integrato dal Comune”.

Ma c’è un grande però: la crisi economica.

“I venariesi hanno gli stessi problemi economici degli altri cittadini italiani. E’ vero, ci sono gli sgravi. Ma sono pur sempre cifre elevate, che non tutti possono permettersi. Ora effettueremo un controllo degli edifici per garantire sia la sicurezza di chi ci abita e sia quella di chi cammina per strada e poi partiremo con una nuova tornata di incentivi, anche se la vedo davvero difficile”.

La stessa Fondazione Contrada nei giorni scorsi ha ricordato come chi volesse ulteriori informazioni può telefonare allo 011-011431115 o mandando una mail a contrada.onlus@gmail.com.

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