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Protezione Civile, dimissioni in massa

Protezione Civile, dimissioni in massa

volano parole grosse in Consiglio. l'Assessore Valter Porrini punta il dito contro il capogruppo di minoranza Stefano De Bei

Dimissioni in massa. I volontari della Protezione Civile svestono la divisa e la consegnano al Sindaco Oscarino Ferrero. Lo hanno deciso venerdì sera al termine dell'annuale cena al “Vecchio mulino“ di San Bernardo. E da oggi, lunedì 16 dicembre, è previsto l'arrivo di lettere a catena presso il Municipio. Una decisione unanime, in segno di protesta contro un'Amministrazione Comunale che ultimamente s'è messa a battere i pugni con la sua smania di riformare il gruppo addirittura assegnando (state bene a sentire) la pagella ad ogni volontario per valutare chi sia più meritevole di indossare i catarifrangenti. Tutti d'accordo, a partire dal responsabile Gianmario Garetto, esonerato la settimana scorsa dall' “Assessore senza delega“ Valter Porrini, diventato “Assessore con delega“ solo da qualche giorno da quando il primo cittadino s'è accorto che occorreva ovviare al “piccolo“, concedendo intanto dieci giorni di tempo ai volontari per decidere se stare dentro o fuori. Tutti fuori, dunque. Compreso Stefano De Bei, capogruppo della minoranza “Per un paese da vivere“ che alla lettera di dimissioni allegherà il certificato medico relativo alle assenze collezionate nel 2012, giustificate dall'incidente sul lavoro che gli portò via alcune dita del piede ma che gli sarebbero costate proprio un “brutto voto“ stando ai rimproveri pubblici rivoltigli da Porrini. Fuori persino Andrea Accattino, ex Vicesindaco e responsabile comunale della Protezione Civile, come ha affermato lui stesso dando chiaramente adito alla probabilità elevatissima di una sfaldatura in seno all'Amministrazione Ferrero, considerato che Accattino si era dimesso ad inizio anno e peraltro è stato eletto da poco alla segreteria del Pd con tutta l'intenzione di esserci alle prossime elezioni comunali. I volontari, in settimana, chiederanno quindi al Sindaco dove lasciare le divise, straniti e indignati per il trattamento rivolto al gruppo, creato sotto l'Amministrazione Calvo, proseguito sotto l'Amministrazione Conto ed oggi disfatto dall'Amministrazione in carica.

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