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02 Maggio 2018 - 15:42
ELVIO CAMPARI Presidente della Consulta di Solidarietà dal 2000
Jessica Colangelo
Elvio Campari voleva lasciare il suo posto da presidente della Consulta di Solidarietà, ma non ci è riuscito. Ha presentato la sua lettera di dimissioni nel mese di dicembre dello scorso anno, ma è stata rispedita al mittente dall’amministrazione: Campari è un simbolo del volontariato e così ha accettato di andare avanti, finché non si presenterà un sostituto dotato della sua stessa passione, affidabilità ed entusiasmo. “È magnifico fare volontariato – dice Campari - e sarebbe bello avere delle nuove idee. Ho 80 anni, faccio volontariato da ben 35 e andrei ancora avanti, se non fosse per l’età e gli acciacchi”.
Ma non è soltanto una questione anagrafica: nella sua lettera di dimissioni, il timoniere della Consulta ha lasciato nelle mani della giunta di Puppo una frase da pesare bene: “Con rammarico e dispiacere verso alcune associazioni e verso l’amministrazione comunale, non essendo più seguito - aveva scritto Elvio Campari – mi dimetto dalla carica di presidente”. In poche parole, la Consulta di Solidarietà meriterebbe maggiore attenzione da parte dell’amministrazione. Eppure, è stato ancora lui, Campari, a dirigere i lavori per coordinare gli eventi delle associazioni di volontariato per il 60esimo anniversario della città. “Ho ricevuto tante telefonate dai colleghi di altre associazioni, anche il presidente Brino mi ha chiesto di andare avanti – ha scritto ancora Campari – ma vorrei almeno che la presenza delle associazioni sia davvero massiccia in quest’anno speciale per la città”. L’obiettivo, a quanto pare, è stato raggiunto: le manifestazioni sono state messe in programma e tutto procede.
La Consulta di Solidarietà riunirà tutte le associazioni a fine settembre nella consueta festa di fine anno “Fare solidarietà significa prendere un impegno etico-sociale a favore degli altri – sottoscrive il presidente - esprimendosi con sforzi attivi e gratuiti per venire incontro alle esigenze e ai disagi di chi ha bisogno di aiuto”.
La Consulta di Solidarietà nacque nel 2000, il 10 luglio. I presidenti di Aido, Fidas, Admo e Avis presentarono un’iniziativa congiunta al sindaco Giovanni Ossola per unire tutte le associazioni di volontariato.: fino a quel momento, erano iscritte alla Consulta culturale presieduta da Giovanni Valacca, anche lui ancora in carica. Il primo presidente della Consulta di Solidarietà fu il compianto Alfredo Contiero, rimasto in carica soltanto sei mesi perché era già presidente della Fidas. Successivamente, fu eletto proprio Elvio Campari, segretario e cofondatore della Fidas, oltre ad essere un decano del volontariato. A distanza di quasi vent’anni, è proprio lui a chiedere un cambio generazionale: le capacità e le giovani energie non mancano per continuare sulla buona strada tracciata dai volontari settimesi.
La Consulta di solidarietà è costituita dalle associazioni Admo, Agesci gruppo scout, Aido, Fondazione aiutiamoli a vivere, Amece Club Ajial, Amici della Missione della Congregazione Figlie nostre della neve, Amici dell’Oasis J.B. Giovanni Bosco-Onlus, Amici Romania forum, Amicizia e Cultura in Guatemala, Anvi Onlus, Apri, Lilt, Mariuccia Allovio, Psicopoint, Rete Ong, Samco Onlus, Associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso, Unitalsi, Uscire dal silenzio, Masci, Speranza Onlus, Sogit, Associazione Più Diritti, Associazione Umanista Freedom forever, Avec-Pvs Piemonte, Avis, Avulss, Banca del Tempo, Casa dei popoli onlus, Co.Ge.ha, Comitato Collaborazione Medica, Croce Rossa Italiana, Fidas, Gioventù operaia Cristiana, Il Sorriso di Buba. Una compagine del cuore che fa ben sperare per il futuro del volontariato in città.
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