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Stenta a decollare la "Banca del Canavese"

Stenta a decollare la "Banca del Canavese"

Stenta a decollare il progetto di Rivabanca, la "Banca del Canavese". Secondo i propositi del Comitato promotore avrebbe dovuto aprire quest'autunno ma l'autorizzazione necessaria non è ancopra stata rilasciata dalla Banca d'Italia. "Purtroppo stiamo pagando lo scotto della burocrazia italiana" ha spiegato il Presidente Giovanni Desiderio insieme a Bernardino Naretto e a Giancarlo Buffo nel corso dell'incontro convocato lo scorso mercoledì con i soci all'Hotel Rivarolo. La la road map, infatti, prevedeva per lo scorso febbraio la realizzazione di un piano industriale, presentato nel marzo successivo a Federcasse (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo) con la richiesta di autorizzazione all'apertura. Sono passati nove mesi ma il parto si sta facendo più lungo del previsto. "Ad ottobre – ha spiegato Desiderio – nonostante la trasmissione di tutti i documenti, ci è stata chiesta ancora della documentazione. Questioni formali". "E' una vicenda che dura ormai da tre anni e mezzo – aggiunge Naretto – e speriamo di arrivare al dunque per il 2014. Anche perchè passeranno ulteriori mesi fino all'apertura".

Il Comitato promotore dovrà prolungare pertanto la propria permanenza per mantenere aperto l'ufficio di Rivarolo e divulgare le informazioni a tutti coloro che potranno essere i clienti della nuova banca cooperativa. "Nel frattempo – aggiunge Desiderio – ci stiamo muovendo per l'allestimento della banca ed i sistemi di sicurezza. Abbiamo individuato un locale vuoto, spuntando un prezzo a buon mercato. Stiamo accelerando la ricerca del personale. I nostri ragazzi stanno affinando le loro competenze, hanno partecipato a dei corsi, con un piccolo rimborso spese. Stiamo lavorando tutti gratuitamente ed il volontarismo è ciò che ci permette di avere dell'avanzo". Il Comitato dispone ancora di un saldo di 18mila euro circa. 1417 sono i soci sottoscrittori che hanno contribuito alla costituzione del capitale sociale. Perchè ci credono. L'obiettivo è creare una sede a Rivarolo ed una filiale nella vicina Rivara, come punto di riferimento per i paesi dell'Alto Canavese aderenti al progetto, con la prospettiva di allargare ulteriormente i confini.

 
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