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IVREA. Adesso c’è l’identikit del “maniaco” di Ivrea

IVREA. Adesso c’è l’identikit del “maniaco” di Ivrea

polizia

Non è uno straniero come si era ipotizzato in un primo momento sui giornali e pure in televisione scatenando sul web una vera e propria caccia all’immigrato. Il molestatore che lo scorso autunno aveva importunato due adolescenti di appena 14 anni sarebbe  un italiano, di 25 anni, residente a Ivrea. C’è già un identikit a cui la Polizia è arrivata dopo una lunga serie di indagini  e appostamenti, interrogatori e filmati, testimonianze e pure una perquisizione dell’abitazione.

Il materiale è già a disposizione del capo della Procura eporediese Giuseppe Ferrando, che però, per il momento, preferisce non sbilanciarsi, dicendosi alla ricerca di una prova schiacciante.

Una delle due ragazze, quella che coraggiosamente aveva reagito alle avances, avrebbe riconosciuto il ragazzo, o se si preferisce il “molestatore”, da una delle numerose immagini mostratele in Commissariato, del vicequestore Gianluigi Brocca, nelle specifico alcune riprese di un circuito privato di videosorvegliana in zona Porta Aosta.

Nessuna certezza, invece, da parte della coetanea avvicinata dal maniaco mentre stava rientrando a casa.

“Sono stata avvicinata da un uomo - aveva dichiarato quest’ultima - mi ha afferrato con forza la mano, avvicinandola ai suoi genitali. Ha cercato di tirarmi verso di lui, mi sono spaventata, ho urlato e così ad un certo punto ha mollato la presa ed è fuggito via”.

In un primo momento, entrambe le ragazze, sotto shock non avevano escluso potesse trattarsi di un migrante ma erano state precise sul fatto che non si trattasse di un uomo di colore.

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