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SETTIMO TORINESE. Mamma raccontami una storia. Il blog di Amelia

SETTIMO TORINESE. Mamma raccontami una storia. Il blog di Amelia

Amelia Tipaldi, ingegnere settimese di 39 anni, racconta le mamme su un sito internet all’indirizzo “www.mammaraccontamiunastoria.com”. Ma non lo fa per pochi amici: la sua pagina su facebook è seguita da quasi 31 mila persone. Numeri da capogiro, conquistati in poco più di due anni grazie alla spinta propulsiva di una testo intitolato “Le mamme che lavorano”. Una poesia che ha raccolto ben 47mila “like”.

L’impegno creativo di Amelia però non ha dimenticato l’altra metà del cielo. Infatti, ha scritto anche un libro intitolato “L’amore di un papà” ed è già tra i più venduti su Amazon. Costa 5 euro e 80 centesimi ed è un bel modo per fare felici i papà, anche se il 19 marzo è già passato. Il suo tributo comincia così: “L’amore di un papà non è fatto da parole, ma è fatto da tanti piccoli gesti d’amore”. I testi sono della settimese mentre le illustrazioni, tutte colorate con tecnica ad acquerello, sono di Raffaella Avitabile, una mamma di Napoli fans di questa nostra ingegnere delle parole. Le due si sono conosciute sui social e sono diventate una squadra vincente: ogni tanto, anche su Internet accade qualche miracolo.

Amelia, mamma di tre piccoli moschettieri, così li definisce nel suo spazio web, e moglie di Christian Izzo, suo coetaneo e titolare di un’impresa edile, è ancora emozionata dalla vita al punto da raccontarla quasi ogni giorno alla sua enorme platea “Quando scrissi il testo “le mamme che lavorano”, non mi aspettavo un successo così virale – racconta Amelia - . I numeri su facebook sono aumentati molto rapidamente ed è il social che prediligo, anche se ho un sito interamente dedicato a questo progetto”. Dice di scrivere delle poesie, ma i suoi pensieri assomigliano piuttosto a delle istantanee catturate dal cuore durante le giornate. Si può definire una “mamma-reporter” delle esperienze quotidiane. Come i migliori supereroi, vincendo la forza di gravità per non crollare sul letto stremata da una giornata di lavoro e dalle corse per arrivare in tempo all’uscita di scuola, mamma Amelia mette le ali alle sensazioni e scrive. E poi, se non ha a disposizione delle foto per corredare il testo, si siede alla sua scrivania e disegna: ogni suo pensiero viene illustrato dalla sua stessa mano e colora i disegni con le matite dei figli, anche loro rapiti dalla bravura della mamma all’opera.

Durante il giorno, Amelia lavora nell’ufficio tecnico del Comune di Settimo. Naturalmente, ama la sua città e non manca di raccontarne le energie positive. Fa parte dell’associazione Palaver di Settimo, un sodalizio che si occupa di genitori e famiglie. “Conosco tante persone che si danno un gran da fare per rendere questa città sempre più bella e vivibile – aggiunge Amelia Tipaldi - . E anch’io, con il mio impegno quotidiano e le mie poesie, cerco di fare la mia parte”. Però, che vita per queste mamme e questi papà. Ma le parole infondono coraggio, fanno sentire meno soli soprattutto nelle difficoltà, e raccontare l’impegno significa premiarlo. Le poesie di Amelia diventano così delle emozioni reali, vissute e condivise, con cui poter tingere l’anima di bellezza e forza per prepararla ad un altro giorno da supereroi. Mamme e papà d’acciaio, ma sempre con un cuore grande così.

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