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VALLE ORCO E SOANA. Una schiacciante vittoria della Lega, eredi della Dc

VALLE ORCO E SOANA. Una schiacciante vittoria della Lega, eredi della Dc

La rivoluzione elettorale del 4 marzo, come tutti sanno, ha prodotto una situazione difficilissima: nessuno schieramento ha ottenuto la maggioranza sufficiente a formare un governo. Si può dire senza tema di smentita che se il responso delle urne, a livello nazionale,  fosse stato simile a quello delle vallate alto-canavesane, il problema non si sarebbe posto: il governo lo avrebbe fatto il centrodestra senza nessuna necessità di cercarsi degli alleati, anzi avrebbe potuto farselo la Lega da sola! I risultati ottenuti dal partito di Salvini sono clamorosi: non possono sorprendere più di tanto, viste le tradizioni di voto locali, ma superano le previsioni.

I centri presi qui in  considerazione sono quelli che facevano parte della Comunità Montana Valli Orco e Soana, ovvero Pont e le vallate circostanti. Ad eccezione di Pont  (che era un grosso paese di fondovalle fortemente industrializzato e quindi aveva una presenza consistente di elettorato che guardava a sinistra) e di Alpette, dove il ricordo della lotta partigiana si faceva sentire,  in quest’area per decenni la Democrazia Cristiana era stata dominante. Sparita la DC, erano subentrate la Lega (che già in precedenza aveva trovato consensi) e Forza Italia. Non colpisce quindi la prevalenza delle destre   ma l’entità dei consensi ottenuti unita ad un altro dato significativo: le percentuali del Movimento 5 Stelle sono ben al disotto della media nazionale  e di circoscrizione mentre il PD tiene e sale oltre la media  in situazioni particolari ma in altre realtà si colloca addirittura sotto il 10%. La sinistra “radicale” è relegata da tempo ad un ruolo marginale e marginale è rimasta.

L’affluenza al voto è oscillata a seconda delle situazioni locali: la più alta è stata registrata a Ceresole, dove ha superato l’82%; la più bassa  a Ribordone (appena il 54%). Ingria è al 78%, Locana intorno al 77%, Alpette sfiora il 74%, Noasca è sul 73%, Valprato al 71% come Sparone,  Pont appena sopra il 70%. Frassinetto ha il 67,23 alla Camera ed il 64,90 al Senato; Ronco oscilla fra il 60 ed il 61,50%.

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