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13 Febbraio 2018 - 10:58
Due bambini di 11 e 12 anni, uno residente a Volpiano, l’altro a San Benigno sono accusati di aver lanciato sassi giù dal cavalcavia dell’autostrada Torino-Aosta, in via Chivasso a San Benigno. E’ successo mercoledì e poco prima una pietra aveva colpito un’auto, condotta da una donna di 30 anni residente Ivrea, danneggiando il cofano e un altro sasso aveva sfiorato una macchina, con a abordo un uomo residente a Piverone, che ha subito chiamato il 112, denunciando l’accaduto.
I carabinieri, giunti sul posto, li hanno sorpresi in sella alle loro bici in via Sebastiano Bianco, poco distante dal cavalcavia. Insieme a loro c’era un 40enne di Volpiano.
Sfacciati e strafottenti in un primo momento hanno negato. Solo dopo essere stati accompagnati in caserma a Volpiano hanno poi ammesso ogni responsabilità. “Stavamo giocando a lanciarci le pietre. Ad un certo punto, non so perchè abbiamo iniziato a tirarle giù dal cavalcavia. E’ stato un gioco... Adesso abbiamo capito di aver fatto una grande cavolata” hanno raccontato ai militari. I due sono stati segnalati alla Procura dei Minori di Torino, ma non rischiano sanzioni perchè di età inferiore ai 14 anni.
E dopo i ceffoni presi a casa e alcune punizioni esemplari, i due baby teppisti potrebbero essere costretti a seguire un piano di azioni socialmente utili.
Grande spavento
“Erano circa le 16,25 e stavo viaggiando verso Torino. Dovevo recarmi al lavoro. Ho notato che sul cavalcavia c’erano tre ragazzi con un cappuccio scuro sulla testa. Poco prima che io transitassi sotto il cavalcavia li ho visti alzare le braccia e lanciare pietre. Ho sentito un leggero rumore sul paraurti, mi sono fermata alla prima piazzola e scesa dall’auto ho constatato che sulla mia Alfa Giulietta non c’erano evidenti danni. Dal mio cellulare ho quandi chiamato il 112 e ho raccontato l’accaduto e che non avevo fortunatamente riportato ferite” è il racconto della vittima, una ragazza di 30 anni originaria di Milano, ma domiciliata a Ivrea.
“Non mi sono fatta nulla. Solo tanto spavento. Comunque sono contenta che li abbiate individuati” ha raccontato la ragazza, rintracciata dai carabinierie..
Il lancio dei sassi dai cavalcavi sulle autostrade e tangenziali torinesi è purtroppo un gioco frequente. A San Benigno Canavese, ma su un altro cavalcavia della A5, nel 2014, si era registrato un primo caso. Gli autori, però, non sono mai stati individuati. Poche settimane dopo, ma all’altezza del comune di San Giorgio Canavese si erano registrati altri casi. Tre adolescenti erano stati individuati e denunciati dai carabinieri dopo le indagini.
Più frequenti sono i lanci che avvengo lungo la tangenziale Torino-Caselle, all’altezza del campo nomadi di Strada Germagnano. Era il 25 gennaio scorso quando tre automobili sono state colpite mentre stavano viaggiando in direzione dell’aereoporto.
“È stato uno spavento terribile e sono veramente infuriato perché poteva finire davvero molto peggio. Cioè uno rischia di morire per niente, per un gioco folle” aveva raccontato alla polizia stradale un 60enne di Fossano (Cuneo) che aveva inchiodato la sua Peugeot 307 dopo aver sentito il botto sul parabrezza. Sassi che poco dopo hanno colpito un’Alfa Romeo 146 guidata da un 45enne di Torino e successivamente anche una Panda sulla quale viaggiava un’impiegata 30enne di San Mauro.
Sempre lungo quel tratto della Torino-Caselle si era verificato nel marzo 2015 un primo episodio. Anche qui nessun ferito, solo tanto spavento per l’automobilista: un 67enne di Givoletto.
Proprio per prevenire questo assurdo gioco, Ativa, la società che gestisce il tratto autostradale, da mesi, sta effettuando i lavori di messa in sicurezza di tutti i cavalcavia lungo la tratta alzando le reti di protezione.
m.g.
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