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06 Febbraio 2018 - 17:34
Agnese Cecchin
Alcuni studenti dell’Istituto Galileo Ferraris di Settimo Torinese hanno avuto l’occasione, lo scorso 31 gennaio, di rapportarsi con una realtà poco discussa come quella della disabilità, grazie ad un incontro con alcuni rappresentanti del Progetto “Stephen Hawking”.
Presenti all’incontro insieme al professor Riziero Zucchi, docente di Pedagogia presso l’Università di Torino, hanno potuto offrire la propria testimonianza i maggiori rappresentanti del progetto, Roberto Russo - primo fondatore dell’iniziativa - e Federica Mattalia, entrambi portatori di handicap. Queste testimonianze sono state a loro volta raccontate attraverso diversi metodi: Roberto Russo, ingegnere informatico e ricercatore presso l’Istituto Superiore Mario Boella, utilizza un software di sua invenzione, l’Handiphone, che permette di leggere automaticamente parole e frasi scritte su tablet ed è scaricabile gratuitamente su dispositivi Android. Invece, Federica Mattalia, laureata in Lettere moderne, utilizza la “comunicazione facilitata”, indicando ogni lettera su un foglio alfabetico con l’aiuto di un’altra persona.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il CIS (Comitato per l’Integrazione Scolastica), l’Istituto Boella e l’Associazione Bambini Cerebrolesi Piemonte (ABC), con il patrocinio delle Città di Torino e di Collegno e l’Università degli Studi di Torino. Gli obiettivi di questa iniziativa di incontro con gli studenti – alcuni dei quali frequentanti l’indirizzo socio-sanitario - e del progetto stesso risiedono nell’importanza dei valori della cooperazione e l’interazione con l’altro come arricchimento personale e sociale, a discapito dei pregiudizi. “Con l’avanzare della tecnologia, molte più mansioni verranno svolte da intelligenze artificiali, perciò risulta essenziale per la persona sviluppare soft skills come l’empatia, la capacità di comunicazione e il lavoro di gruppo” commenta il professor Zucchi. Da questa ideologia è perciò emersa la necessità di comunicare con istituti superiori come quello settimese, affinché si possa testimoniare l’importanza dei valori come l’impegno e la fiducia per raggiungere risultati – accademici e non – di eccellenza.
L’incontro si è infine concluso dando parola agli studenti, che hanno potuto esprimere le loro idee sull’argomento, confrontarsi attraverso le proprie esperienze e riflettere sul proprio futuro percorso di vita. L’incontro potrà quindi essere un esempio e una indicazione per i ragazzi contro l’abbandono scolastico e uno sprono a continuare a seguire le proprie aspirazioni nonostante le difficoltà e gli ostacoli da superare.
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