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23 Novembre 2017 - 10:55
Un sospiro di sollievo. Un sospiro di sollievo arrivato dopo mesi di ansie, pianti, disperazione, paura. Il terrore di perdere il posto di lavoro, così, di punto in bianco, di non potersi più permettere un tozzo di pane per il proprio figlio. E per fortuna resterà solo un incubo, almeno per il momento. Perché nella giornata di ieri, finalmente, è arrivata la buona notizia che tutti aspettavamo.
La Comital “ha cambiato strategia e ha annunciato che chiederà il concordato al Tribunale di Ivrea, in alternativa alla liquidazione”. Lo rende noto la Fiom dopo l’incontro in Regione. Non ci saranno
quindi più i 140 licenziamenti annunciati nello stabilimento di Volpiano, ma dodici mesi di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale.
“La determinazione dei lavoratori ha consentito di conseguire un risultato importante, scongiurando al momento i licenziamenti, allo scopo di vendere l’attività. Quindi inizia oggi una fase altrettanto delicata e decisiva, in cui concretizzare le manifestazioni di interesse da più parti sono venuti per dare una prospettiva allo stabilimento di Volpiano e ai lavoratori”, commentano Federico Bellono, segretario della Fiom di Torino, e Julia Vermena, responsabile per la Fiom della Comital.
Quest’oggi la proprietà presenterà al ministero la richiesta di cassa integrazione. Allo stesso tempo, formulerà istanza di concordato preventivo, con l’obiettivo di favorire il processo di acquisizione da parte di soggetti potenzialmente interessati a rilevare lo stabilimento. Si è inoltre stabilita un’ulteriore sospensione della procedura di licenziamento collettivo fino al termine dell’iter di approvazione della cassa. L’azienda si è impegnata, in presenza di esito positivo, a revocare la procedura stessa.
“Dopo una lunga e complicata trattativa – dichiara Gianna Pentenero – , che la Regione ha seguito sin dall’inizio con grande attenzione, oggi finalmente, grazie all’impegno di tutte le parti, assistiamo a una svolta positiva che mi auguro possa consentire di salvaguardare l’occupazione e una realtà produttiva importante del nostro territorio. La Regione Piemonte continuerà naturalmente a seguire l’evolvere della situazione e a mettere in campo tutti gli strumenti per assicurarne l’esito positivo”.
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