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IVREA. Piscina ai privati? In consiglio si dice “No”

IVREA. Piscina ai privati? In consiglio si dice “No”

Sembrerà incredibile ma tant’è. Nella piscina comunale ben 6 asciugatori ad aria su 12 non funzionano. Su due, se non altro, è stato appiccicato sopra con lo scotch il cartellino “guasto, non usare”, sugli altri quattro neanche quello.

Robe incredibili da vedersi ancora più da sopportare per quelle mamme che stan pagando 34 euro all’Amministrazione comunale per un corso di otto lezioni di nuoto ai propri figli. Ci han telefonato. Ci hanno inviato alcune foto e si sono lamentate quanto più hanno potuto. “Il degrado è ovunque -  dicono -  cadono i calcinacci. Sembra di stare in Burundi altro che città del nord Italia...”.

Ed è vero. Tutto vero. Talmente vero che a più riprese la politica, (assessori e consiglieri comunali) si è interessata a questa “patata” senza trovare, ahìnoi, una soluzione che sia una. Il problema è sempre lo stesso. Ci vorrebbero dei soldi. Tanti soldi. Talmente tanti che se si dovesse decidere di metterli tutti nella piscina non ne rimarrebbero per far altro. Si dovrebbe trovare il coraggio (chissà dov’è finito) per darla in gestione ai privati, ma anche di recente, intorno a questa ipotesi, la maggioranza s’è espressa in maniera netta e contraria.

E si vede che sotto le rosse torri all’Amministrazione comunale fa piacere gestirla così, con tanto di bagnino nell’organigramma.

Una brutta, anzino, una bruttissima e decrepita piscina, set ideale per un film del tempo dei Soviet.

Guai ad invitare la politica a dire cose di sinistra.

Han già risposto con i fatti.

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