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13 Novembre 2017 - 10:54
“Revocate le uscite autonome degli alunni a partire dal 20 novembre”.
Questo quanto scritto sulla circolare del 2 novembre dal dirigente dell’istituto comprensivo II Pierangela Ronzani. Tutto prende il via da una sentenza della Cassazione che ha stabilito che il coinvolgimento di un minore in un incidente fuori dal perimetro scolastico non esclude la responsabilità della scuola.
Ossia: il personale scolastico ha obbligo di far salire e scendere dai mezzi di trasporto davanti al portone della scuola le alunne e gli alunni, compresi quelli delle scuole medie.
Non solo: se l’autobus è in ritardo, la vigilanza spetta al personale della scuola.
La Cassazione civile ha più volte affermato il principio secondo cui l’istituto scolastico ha il dovere di provvedere alla sorveglianza delle allieve e degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui le sono affidati e quindi fino al momento del ‘passaggio del testimone’, almeno potenziale, a genitori, nonni, fratelli maggiorenni e così via.
Di qui, poi, nasce la necessità di avere qualcuno che vada a prendere i ragazzi a scuola, anche quelli delle scuole media ai quali è quindi impedita l’uscita “in solitaria”. “Pertanto, - si legge ancora nella circolare della scuola sanmaurese - in attesa di normativa aggiornata in merito, i genitori, o maggiorenni dagli stessi delegati saranno tenuti a prelevare gli alunni al termine delle lezioni. Nel caso non vi siano genitori, o chi per loto (con delega), il minore verrà preso in consegna dai collaboratori scolastici in servizio, che provvederanno a chiamare la famiglia (qualora si tratti di una consuetudine verranno contattate le forze dell’ordine)”.
In parole povere siamo all’assurdo dell’assurdo: non solo si obbligano i genitori ad andare a prendere i propri figli (abituati a tornare a casa da soli) a scuola in orario lavorativo. Oltre al danno arriva la beffa: per chi non facesse in tempo per i più svariati motivi ecco pronto la telefonata ai carabinieri per segnalare il “problema”.
Sui social è immediatamente montata la rabbia dei genitori e proprio in queste ore amministrazione e dirigenza scolastica stanno lavorando per provare ad elaborare una liberatoria che sollevi la scuola da ogni responsabilità e permetta ai ragazzi delle media di tornare a casa da soli (come sempre).
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